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Diabete, l’alimento che mangi tutti i giorni è pericolosissimo: gli esperti lanciano l’allarme

Diabete, occhio a questo alimento che sei solito consumare giornalmente ma che può essere deleterio: cosa dicono gli esperti

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Diabete, l’alimento che mangi tutti i giorni è pericolosissimo-okmugello.it Diabete, l’alimento che mangi tutti i giorni è pericolosissimo-okmugello.it © N. c.
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Quando parliamo di diabete, c'è da fare una prima distinzione essenziale. Il diabete di tipo I, infatti, è prettamente una patologia autoimmune, in cui il sistema immunitario danneggia cellule che creano insulina e in questo caso, l'alimentazione non ha un ruolo che possa incidere sullo sviluppo di questa malattia. Nel diabete tipo II, invece, il modo in cui si decide di mangiare influenza molto il risultato. O meglio, fattori come sedentarietà, sovrappeso, genetica, rivestono un ruolo cruciale nello sviluppo della suddetta patologia. 

Chiaramente, la causa non è solo l'alimentazione, ma mangiare bene e adottare uno stile di vita corretto, incide non poco sul proprio benessere. Se si segue un regime alimentare sano, il rischio di sviluppare diabete tipo II può abbassarsi sensibilmente. Una celebre frase del filosofo Feuerbach è:«L'uomo è ciò che mangia». 

Ciò vuol dire che ciò di cui ci nutriamo non riguarda solo l'aspetto meramente fisico, ma incide anche sulla nostra salute, su quanta carica abbiamo e sul nostro umore. Anche la nostra mentalità è fortemente influenzata da ciò che mangiamo. 

Ecco perché è importante nutrirsi bene, con i giusti alimenti, magari con il supporto di un nutrizionista che possa aiutare a bilanciare bene i pasti. Tutto questo, unito all'attività fisica, può aiutare a prevenire il diabete tipo II. 

Alcuni esperti parlano, tuttavia, di un alimento, in particolare, che è spesso consumato, ma che sarebbe meglio evitare, perché può avere impatto sul rischio di diabete tipo 2. 

Diabete tipo II, occhio a questo alimento: che cosa hanno scoperto gli studiosi 

Un recente studio, portato avanti dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha visto sotto la lente di ingrandimento le abitudini di 200 mila americani, per oltre 30 anni. 

Gli scienziati hanno scoperto che non tutte le patate incidono sul rischio di sviluppare il diabete tipo II, e che mangiare tre porzioni di patatine fritte a settimana può far crescere il suddetto pericolo del 20%. I ricercatori hanno anche evidenziato come il consumo di patate al forno, bollite o schiacciate non porti ad alcun aumento del rischio di sviluppare la sopraccitata patologia. 

Come mai, il consumo eccessivo di patate fritte farebbe aumentare il rischio di sviluppare il diabete tipo II? Ebbene, ciò sarebbe dovuto al fatto che le patate portano a un alto indice glicemico e friggendole, si perdono i nutrienti. Inoltre, la cosiddetta reazione di Maillard, che occorrerebbe con la frittura, porterebbe alla generazione di composti che potrebbero essere dannosi.

Gli esperti, dunque, suggeriscono di mangiare cereali integrali invece delle patatine fritte, e il rischio di diabete si ridurrebbe del 19%. In sostanza, le patatine fritte possono essere consumate all'interno di una dieta sana e bilanciata, ma con moderazione.