Con questo metodo il Fisco non ti controllerà più le fatture-okmugello.it © N. c.
Quando si decide di mettersi in proprio, che si tratti di lavoro autonomo o imprenditoriale, avere un buon rapporto con il Fisco è essenziale per mandare avanti, in modo sereno, l'attività. Non è solo una questione di pagare imposte e contributi in modo puntuale, ma molto di più.
Si tratta, infatti, di credibilità del professionista/imprenditore, che vale moltissimo agli occhi del Fisco, in particolare nell'ottica di una valutazione dei soggetti contribuenti. Come sappiamo, ogni tot, l'Agenzia delle Entrate esegue una serie di accertamenti su determinate attività, e questo per appurare che non vi siano avvicendamenti come riciclaggio, o evasione fiscale.
Negli ultimi anni, nel nostro Paese si è adottato un sistema sempre più raffinato per valutare i contribuenti, una sorta di pagella che riguarda l'aspetto fiscale, e l'esito della suddetta valutazione ha influenza, non poco, sui rapporti col Fisco. Detto ciò, scopriamo qualcosa in più in merito a questo strumento e in che cosa consiste.
Partite IVA, con questa strategia si avranno meno controlli da parte del Fisco
Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma questo sistema di valutazione ha un nome ed ecco di cosa si tratta, più nel dettaglio.

Stiamo parlando dell'ISA (Indici Sintetici di Affidabilità), che dal 2018 è in vigore. Nello specifico, tali indici assegnano un punteggio a ogni contribuente, da 1 a 10, eseguendo una serie di incroci di dati. In particolare, sono due gli indicatori più importanti, ossia quelli che misurano che i dati siano coerenti, detti elementari di affidabilità, e quelli che invece fanno emergere incongruenze o ricavi che non rientrano nella normalità.
Ergo, se ci sono dati anomali, il punteggio ne viene pesantemente influenzato. Per avere tale valutazione il Modello ISA deve essere compilato e inviato con la dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui non lo si invii, si viene puniti con una multa da 250 a 2000 euro.
Se il punteggio del contribuente è alto, vi sono tutta una serie di vantaggi, come maggiore velocità nei rimborsi fiscali, diminuzione dei tempi di accertamento e in genere, le probabilità di controlli sono molto meno.
Chiaramente, se il punteggio è basso, il rischio di accertamenti è alto. La propria posizione si può migliorare, con integrazione dei dati che mancano, senza essere sanzionati, l'importante è che le tasse siano pagate nelle scadenze opportunamente fissate dalla legge.
In sostanza, si tratta di un modo per avere rapporti più distesi con il Fisco, che garantiscano più trasparenza e credibilità.


