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Come sarà la Borgo del futuro? Botta e risposta fra maggioranza e opposizione sul piano operativo.

Inizia un "confronto" fra i consiglieri di maggioranza e opposizione sul contenuto del piano operativo approvato dal consiglio comunale di Borgo San Lorenzo.

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Claudio Ticci, Niccolò Grifoni Claudio Ticci, Niccolò Grifoni © OKM
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Dopo l'adozione del nuovo Piano Operativo del comune di Borgo San Lorenzo (leggi qui)  approvato a maggioranza nello scorso consiglio comunale ecco un approfondimento sui grandi temi che riguardano la Borgo del futuro e che sono contenuti nel piano.
Un approfondimento a "botta e risposta" composto da più articoli che pubblicheremo nei prossimi giorniche abbiamo proposto a Niccolò Grifoni per la maggioranza e Claudio Ticci per l'opposizione con il nostro focus in cui hanno risposto alle stesse domande a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità.

Oggi affronteremo il tema delle nuove urbanizzazioni previste, ma nei successivi approfondimenti affronteremo tutti i temi caldi che stanno a cuore ai borghigiani e che dipingeranno la Borgo del futuro.Dall'efficientamento energetico ai progetti sui giovani, dalle riqualificazioni ai restauri e recuperi, dalla viabilità al turismo per terminare col polo fieristico e la valorizzazione del centro storico.

Domanda: Non sembra troppo il 40% di nuove edificazioni e quindi 40% di nuova cementificazione?

Niccolò Grifoni (PD) - Il Piano Operativo Comunale ha diminuito il consumo di suolo. Nelle previsioni si predilige il recupero rispetto alle nuove costruzioni. Sulle nuove edificazioni si è cercato di favorire gli insediamenti in frazione perché vogliamo mantenere i servizi attivi sulle frazioni e per fare questo c’è bisogno che ci siano possibilità abitative nuove. Per rispondere alla sua domanda le dico che la percentuale di nuova cementificazione è bassa considerate la specificità degli interventi e la diminuzione generale del consumo di suolo prevista nel Piano.

Claudio Ticci (Cambiamo Insieme) - È sicuramente troppo se poi lo paragoniamo alla cementificazione messa in atto in questi ultimi anni dove invece di privilegiare ristrutturazioni di vecchie cubature si è preferito continuare a costruire. Per non parlare dei parcheggi approvati. Avevamo proposto parcheggi con criteri ambientali minimi (cosiddetti verdi) e piante ma ci siamo visti bocciare le risoluzioni. Tra l'altro il tutto svendendo immobili pubblici per fare cassa come l'ex scuola Don Minzoni. Inoltre se prima non si dotano di servizi veri e concreti le frazioni è inutile continuare a costruire. Infine va ricordato che servirebbe una caserma per la Guardia di Finanza ma che non si riesca a trovare un immobile sembra impossibile.

Domanda: Delle previsioni del Regolamento urbanistico il sindaco ha affermato che effettivamente realizzate negli ultimi 5 anni di quanto previsto con destinazione commerciale e direzionale ben il 93% non si è concretizzato, così come la totalità delle previsioni, turistico e servizi. Abbiamo puntato su residenza, soprattutto per i giovani, e lavoro, “fabbriche”, attività produttive. Un'occasione persa o una scelta precisa?

Niccolò Grifoni (PD) - La Politica ha l’onere e l’onore di governare i fenomeni sociali e i suoi mutamenti. I numeri che lei riporta fanno capire quanto sia fondamentale costruire le basi per invogliare le persone a venire a vivere a Borgo San Lorenzo e questo lo si fa creando lavoro (insediamenti produttivi), occasioni abitative per i giovani (si pensi all’Edilizia Residenziale Sociale presente nel piano con percentuali importanti). L’idea è che Borgo San Lorenzo torni a essere attrattiva per i giovani e per chi sceglie d'insediarvi i propri stabilimenti produttivi. La prospettiva è importante, la scelta del piano va proprio in questa direzione. 

Claudio Ticci (Cambiamo Insieme) - Va dato atto che negli ultimi 5 anni ci sono stati anche periodi di crisi su tutti i fronti. Purtroppo puntare sulla residenza giovani senza fornire strumenti attrattivi agli stessi per scegliere qui piuttosto di altri luoghi non risolve il problema. I giovani tra l'altro che hanno stabilità economica sono sempre meno e si tende a cercare casa dove ci sono servizi, infrastrutture e trasporti efficienti o vicino a lavoro visti i costi per muoversi. Il Mugello è fermo al palo. Idem sulle attività produttive che NON sono invogliate a investire nel nostro territorio perché non incentivate. Basti vedere il centro di Borgo che si sta svuotando perché non attrattivo.
Ragionando: se una persona deve comprare un pezzo di pane cerca parcheggio facile e minor tempo impiegato. Andare in centro implica sosta a pagamento, ricerca di posto auto a disco orario e traffico. Ovvio che poi la gente preferisca le comodità, Centri Commerciali o negozi sulle arterie ma con ampio parcheggio gratuito stile zona Piscine. In frazione poi i negozi di prossimità non hanno futuro senza agevolazioni o licenze meno stringenti  Facile andare a fare un selfie a Casaglia ma poi cos'è rimasto del supporto alle botteghe di prossimità? In frazione ancora peggio quindi.

I cittadini di Borgo San Lorenzo cosa ne pensano? Lasciate i vostri commenti sotto all'articolo.

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