da sx: Giampaolo Giannelli e Emanuele Camilletti © OKM
Il capogruppo del centrodestra nel Comune di Scarperia e San Piero a Sieve, Emanuele Camilletti, e il commissario della Lega Mugello nonché capogruppo del Carroccio nell’Unione dei Comuni del Mugello, Giampaolo Giannelli, hanno espresso forti perplessità in merito al viaggio in Palestina compiuto nei giorni scorsi da alcuni sindaci e assessori dei Comuni di Vicchio, Calenzano, Empoli e Montespertoli, nell’ambito di un’iniziativa promossa da Anpi e Arci.
I due esponenti della Lega, pur evitando di entrare nel merito delle questioni geopolitiche legate al conflitto israelo-palestinese, hanno voluto sottolineare l’inopportunità, a loro giudizio, di una partecipazione istituzionale a una missione di questo tipo. “La prima considerazione viene spontanea: che c’azzecca? – dichiarano Camilletti e Giannelli – Non ci risulta che i sindaci abbiano competenze o responsabilità in materia di politica estera o relazioni internazionali.”
Secondo i rappresentanti del centrodestra, l’iniziativa rappresenterebbe una sorta di “arma di distrazione di massa”, utilizzata per spostare l’attenzione dai problemi concreti che riguardano i territori amministrati. In particolare, Camilletti ha ricordato la difficile situazione economico-finanziaria del Comune di Vicchio, sostenendo che le priorità dei primi cittadini dovrebbero restare legate alla gestione dei bisogni locali e dei servizi ai cittadini.
“È legittimo che ogni cittadino, a titolo personale, partecipi a iniziative di carattere politico o umanitario – hanno precisato Camilletti e Giannelli – ma nel momento in cui si agisce come rappresentanti istituzionali, sarebbe opportuno ricordare che i cittadini eleggono i sindaci per amministrare al meglio la propria comunità, non per svolgere attività che competono ad altri livelli istituzionali.”
I due esponenti del Carroccio hanno infine criticato quella che definiscono una “tendenza storica della sinistra locale a occuparsi di temi di politica internazionale per ottenere visibilità mediatica, trascurando i problemi concreti del territorio”.
Le dichiarazioni di Camilletti e Giannelli si inseriscono nel dibattito politico territoriale, ponendo l’accento sulla necessità di concentrare l’attenzione amministrativa sulle criticità locali e sulle esigenze quotidiane delle comunità.


