Marco Bottino © nc
Il Partito Democratico fiorentino si trova ad affrontare un'ulteriore spaccatura. Dopo il recente caso che ha coinvolto il primo cittadino di Figline e Incisa Valdarno, con una crescente insofferenza nei territori verso decisioni ritenute imposte senza dialogo, emerge ora un aspro confronto che vede protagonista Marco Bottino, sindaco PD di Palazzuolo sul Senio ed ex presidente del Consorzio di Bonifica, il quale ha preso di mira apertamente il deputato dem Marco Furfaro, ritenendolo responsabile di aver esacerbato le divisioni interne al partito.
L'affondo sui social: "Solo arroganza, nessuna autocritica"
Nel suo intervento, il sindaco non usa mezzi termini: "Prima hanno appiccato l'incendio. Ora chiedono agli altri di spegnerlo. Non una parola di autocritica, non un accenno a un modo diverso di confrontarsi con i territori. Solo arroganza e supponenza".
Bottino giudica "curiosa" la presentazione delle proposte programmatiche solo dopo le elezioni, sostenendo che il PD, così facendo, "parla ai pochi che votano e non ai tanti che non votano". Il sindaco prosegue denunciando un sistema che, a suo avviso, favorisce "oligarchie di qualsiasi parte politica", rendendo difficile un vero confronto con le comunità locali.
"Il mio tempo nel PD è finito"
La parte più significativa del post arriva nel finale, dove Bottino lascia intendere un possibile addio al Partito Democratico: "Credo proprio che il mio tempo nel PD sia finito. E con esso la ricerca del consenso per quel partito". Un messaggio che, in un momento già delicato per il PD toscano, rischia di aprire una nuova fase di tensioni interne e di ulteriore distanza tra la dirigenza e gli amministratori sul territorio.
La battaglia per la sanità: 17 giorni senza guardia medica a dicembre
Lo scontro politico di Bottino con la dirigenza dem si inserisce in un contesto di forte tensione sulle politiche sanitarie territoriali. Il sindaco ha recentemente denunciato con forza i disservizi nella continuità assistenziale a Palazzuolo, dove per 17 giorni durante il mese di dicembre il servizio di guardia medica sarà scoperto.
"Negli ultimi tempi si sono verificati parecchi disservizi nel servizio della continuità assistenziale", ha affermato Bottino, lamentando la mancanza di preavviso e di informazioni al Comune. La situazione costringerà i cittadini di Palazzuolo a recarsi a Marradi o Firenzuola in caso di necessità, con l'aggravante che questi comuni dispongono già del servizio 118, mentre Palazzuolo si troverà senza alcuna copertura.
"A Dicembre i cittadini di Palazzuolo per 17 giorni su 31 non avranno il servizio di continuità assistenziale, dovranno recarsi o a Marradi o a Firenzuola. E qui c'è un'altra curiosità: a Marradi e Firenzuola è presente il servizio di 118, quindi per 17 giorni noi avremo due Comuni che avranno il doppio servizio 118 e continuità assistenziale e un Comune che non avrebbe nessun servizio", ha denunciato il sindaco.
A rendere ancora più critica la situazione, la mancata sincronia nei turni delle farmacie e le difficoltà degli spostamenti nella stagione invernale, con strade innevate o ghiacciate che rendono i viaggi particolarmente rischiosi. "Con la guardia medica a Marradi, l'unica farmacia aperta è a Palazzuolo e viceversa. Non è uno scherzo ma cruda realtà", ha sottolineato Bottino.
L'appello alla Regione: "Palazzuolo è il comune più penalizzato"
Bottino ha definito Palazzuolo "il Comune più debole e peggio servito in tema di sanità di tutto il Mugello", rivolgendosi direttamente all'assessora Monni, al direttore dell'ASL e alla Società della Salute con una richiesta chiara: "O si garantisce un servizio uguale per tutti oppure la continuità assistenziale va soppressa per inefficienza e sostituita anche a Palazzuolo con il 118".
"Ecco, io credo che si sia giunti a un limite insopportabile. Adesso la misura è colma e la discriminazione evidente. Per quanto mi riguarda d'ora in poi, insieme ai miei concittadini, metterò in campo ogni azione possibile per dare alla nostra comunità un servizio uguale a quello degli altri Comuni", ha dichiarato con fermezza. "Il mio primo dovere è tutelare i palazzuolesi difendendo i loro diritti e garantendo loro servizi essenziali come l'assistenza sanitaria. E su questo non farò sconti a nessuno", ha concluso il sindaco.
È in questo contesto di isolamento territoriale e di battaglie quotidiane per i servizi essenziali che matura lo scontro con la dirigenza nazionale del partito, sfociato ora nell'aperto contrasto con il deputato Furfaro e nell'annuncio di un possibile addio al PD.


