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Biomasse. Ecco spiegati, dall' oncologa, i rischi per la salute

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Biomasse. Ecco spiegati, dall' oncologa, i rischi per la salute Biomasse. Ecco spiegati, dall' oncologa, i rischi per la salute © n.c.
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Sala affollata quella di Pio La Torre a Borgo San Lorenzo, venerdì 27 maggio, in occasione dell'incontro con la dottoressa Gentilini, oncologa ed ematologa, esperta nelle conseguenze dell’inquinamento sulla salute, organizzato dal Comitato "Difendiamo il Mugello dalla centrale a biomasse di Petrona".

Una sala affollata, ma con assenze piuttosto evidenti da parte degli amministratori del Mugello, che non hanno voluto raccogliere l'invito del Comitato per un incontro che poteva essere occasione per approfondire le conoscenze sulle conseguenze dell’inquinamento sulla salute. La Dott.ssa Patrizia Gentili, membro del Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute, ha analizzato la spinosa questione del rapporto salute-combustioni e le implicazioni che queste ultime possono avere sulla salute degli esseri umani.

Nonostante i rischi siano davvero molteplici, c’è ancora infatti chi ne tace l’esistenza. Con la sua consueta pacatezza, la Dottoressa ha esposto una serie di slide riportanti dati piuttosto allarmanti; affermando anche che in base a studi recenti l’Italia deterrebbe il record dell’incremento dei tumori infantili rispetto all’Europa. Nel suo lungo intervento ha spiegato che:

In Italia si continuano le politiche legate alla combustione, inceneritori o centrali a biomasse che siano. Gaetano Pecorella (presidente della commissione parlamentare ecomafie dal 2009 al 2013) a seguito di una visita a Berlino faceva notare che in quella città avevano smesso di fare inceneritori, in quanto considerati obsoleti e non risolutivi, puntando sulla raccolta differenziata e sul recupero.
Questi concetti si stanno facendo strada anche fuori dai circoli degli ambientalisti. Ma intanto in Italia si continua a investire su quello che ormai è diventato un business sostanzioso e che, per esempio, fa sì che un avicoltore guadagni di più dalla vendita della pollina (leggasi letame di gallina) per l'incenerimento che da quella delle uova. Qualsiasi tipo di combustione (olio, carbone o altro materiale) produce inquinanti.

Basta guardare cosa c'è scritto su un pacchetto di sigarette: nuoce gravemente alla salute. Una sola sigaretta è una centrale a biomasse in miniatura. Con la combustione si creano migliaia di sostanze tossiche pericolose di cui diverse decine sono cancerogene. E allora perché consideriamo pericolose le sigarette e centinaia di migliaia di tonnellate di biomassa non dovrebbero creare problemi?
Le diossine, per esempio, hanno un tempo di persistenza nel sottosuolo di 100 anni e nel corpo umano di circa 7 anni. La contaminazione delle colture agricole fa sì che noi assumiamo le diossine attraverso i cibi e diventiamo ricettacoli di veleni che poi trasmettiamo ai figli. Per quanto riguarda i rischi tumorali, è evidente che se si seminano sostanze cancerogene, basta aspettare e si raccoglieranno tumori. Il nesso con gli inceneritori è incontestabile: i tumori, soprattutto nelle donne, aumentano. In particolare crescono i casi di linfomi e sarcomi che sono i tumori spia legati all'esposizione alle diossine.

Certo che, per essere quella persona che fu aggredita verbalmente in un dibattito televisivo da Matteo Renzi come "aspirante alchimista", di argomentazioni (supportate da documentazione scientifica) ne ha molte. E possiamo anche riportare quanto affermato da un altro illustre medico (il Dott. Stefano Montanari), in un suo articolo dal titolo "Cretini. No hanno ragione loro": "Io mi sono stufato, ma vedo che l’ItaGlia che raglia non se ne accorge nemmeno. Quindi, hanno ragione loro."

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Commenti 1
  • maria paola

    L'esempio delle sigarette molto eloquente: puoi fumare ma sai che ti fa male; non puoi fumare in pubblico perch fa male ai vicini. E le centrali a biomasse? Fanno male ma non lo diciamo perch cos chi le costruisce pu guadagnare tanti soldi. E i vicini? Chi se ne frega. Era ovvio che i nostri politici disertassero incontro, ma a questo punto viene da chiederci: perch?

    rispondi a maria paola
    lun 30 maggio 2016 10:48