Bollo auto, l'esenzione si estende a settembre-okmugello.it © N. c.
Il bollo auto resta una delle imposte più discusse in Italia. Si tratta di una tassa di possesso che i cittadini devono versare ogni anno semplicemente per il fatto di avere un veicolo immatricolato, indipendentemente dall’utilizzo effettivo. Uno dei punti più contestati, infatti, è che pagano allo stesso modo sia coloro che percorrono migliaia di chilometri l’anno, sia chi utilizza l’auto sporadicamente o la tiene ferma in garage.
Il malumore nasce anche dal confronto con altri Paesi europei, dove un’imposta simile non esiste o è calcolata in base a criteri differenti, spesso legati all’effettivo utilizzo o alle emissioni inquinanti. In Italia, invece, l’imposta continua a essere uniforme e obbligatoria, alimentando la percezione di un onere ingiustificato.
Esempi concreti non mancano. Chi abita in piccoli centri, privi di trasporto pubblico, è costretto a sostenere il costo del bollo pur avendo l’auto come unica alternativa. Allo stesso tempo, chi vive in città ben servite e usa il veicolo solo saltuariamente non vede riconosciuta alcuna differenza. Proprio questa rigidità ha reso il bollo una tassa invisa a molti contribuenti e un tema ricorrente nel dibattito politico.
La richiesta di abolizione o revisione si ripresenta puntualmente, mentre il gettito che garantisce alle Regioni ne ha finora impedito la cancellazione. Tuttavia, parrebbe che a settembre entreranno in vigore nuove possibilità di esenzione, destinate ad ampliare la platea degli automobilisti interessati.
Esenzione bollo auto estesa a settembre: ecco quali sono le regole effettive
Il tema del bollo auto torna al centro dell’attenzione con l’avvicinarsi di settembre, complice la diffusione di informazioni imprecise che rischiano di generare confusione tra gli automobilisti.

Negli ultimi giorni si è parlato della possibilità di ottenere l’esenzione semplicemente avendo un parente con più di settant’anni. Una notizia suggestiva, ma priva di fondamento: la normativa vigente è chiara e non lega in alcun modo il beneficio all’età anagrafica di un familiare.
Le esenzioni dal pagamento del bollo auto riguardano invece situazioni ben definite e strettamente regolate dalla legge. L’agevolazione è prevista per i veicoli intestati a persone con disabilità riconosciuta o a un familiare di cui il disabile risulti fiscalmente a carico.
In concreto, possono accedere all’esenzione coloro che rientrano nei casi previsti dalla legge 104/1992, ossia persone con handicap grave, soggetti con disabilità intellettiva e indennità di accompagnamento, non vedenti, sordomuti assoluti e pluriamputati. Sono inclusi anche i cittadini con ridotte capacità motorie, ma solo a condizione che il veicolo sia adattato e tale modifica sia riportata sulla carta di circolazione.
La procedura richiede la presentazione di una domanda presso ACI, uffici regionali o agenzie abilitate, allegando la documentazione necessaria. Non si tratta di un beneficio automatico, in quanto l’esenzione viene concessa solo dopo i controlli previsti. La richiesta può essere effettuata anche online tramite SPID, CIE o CNS, con l’efficacia a partire dall’anno d’imposta in corso o dalla data di annotazione dell’adattamento.
Dal 2025 cambierà inoltre un criterio rilevante: non sarà più la cilindrata a fare da parametro, ma la potenza del veicolo, che non dovrà superare i 185 kW. Un dettaglio destinato a incidere su migliaia di contribuenti.


