Un momento dell'iniziativa © Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino
Il borgo di Barberino Val d’Elsa è stato recentemente al centro di un approfondimento televisivo nazionale trasmesso su Italia 1, all’interno del programma Studio Aperto Mag, dedicato alla valorizzazione delle eccellenze storiche, artigianali e gastronomiche italiane. Il servizio, firmato dal giornalista Massimo Canino e andato in onda l’8 novembre, ha posto l’accento sull’eredità medievale del castello e sull’impegno costante della comunità locale nel preservare e promuovere la memoria del proprio patrimonio.
Attraverso le testimonianze dei residenti e dei volontari, l’approfondimento ha mostrato un ritratto autentico e vitale di Barberino Val d’Elsa, uno dei borghi più suggestivi della Toscana, insignito del marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Tra i protagonisti del servizio figurano Francesco Mattonai, Elena Capone e Anna Brancaccio, volti noti dell’associazionismo locale e dell’organizzazione della storica Festa medievale “Memoriae et Historiae de Semifonte”. Le loro parole hanno raccontato la passione per il Medioevo e la cura con cui la comunità rievoca le proprie origini attraverso la sartoria storica, l’arte culinaria e le ricerche d’archivio.
Le telecamere di Studio Aperto hanno percorso le vie e le piazze del castello, visitando luoghi simbolici come il Palazzo de’ Pellegrini e l’atelier “Sartor Antiqua”, dove ogni anno vengono progettati e realizzati i costumi d’epoca che animano la rievocazione storica di settembre. La puntata ha restituito al pubblico televisivo un’immagine viva del borgo, in cui il passato si intreccia con il presente grazie all’impegno di associazioni, artigiani e volontari che custodiscono e tramandano le tradizioni locali.
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Il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, ha espresso grande soddisfazione per la visibilità nazionale ottenuta, sottolineando come la trasmissione sia coincisa con la “Giornata nazionale degli abiti storici”, istituita con la legge 5 aprile 2025 n. 59. “Il percorso nella Storia di Barberino è reso vivo dall’impegno civico e culturale di chi continua a narrare la bellezza eterna della nostra antica anima – ha dichiarato il sindaco –. Questo legame tra memoria e comunità è la chiave per costruire un futuro consapevole e condiviso”.
L’iniziativa rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro collettivo che da anni anima Barberino Val d’Elsa, testimoniando come la cultura e la partecipazione possano diventare strumenti efficaci di promozione territoriale e identitaria.


