E’ stato letteralmente un “Bagno di Folla” ad accogliere Monica Guerritore al Cinema La Compagnia di Firenze sabato 25 ottobre per la presentazione in anteprima (il film uscirà nelle sale il 6 novembre) del film che ha scritto, diretto ed interpretato: “Anna” dedicato ad Anna Magnani.
L’occasione è stata il 46° Festival di Cinema e donne, e niente come questa pellicola dimostra quanto per una donna, nonostante una carriera inattaccabile sia difficile trovare credito per la propria opera.
Eravamo tantissimi quel 14 gennaio 2023 al Teatro della Pergola quando Monica ne lesse la sceneggiatura ed in pratica grazie al trasporto e all’emozione di quella lettura, noi il film l’avevamo già visto ed abbiamo seguito le difficoltà di un bellissimo progetto che nonostante gli ostacoli è riuscito finalmente ad arrivare sul grande schermo.
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Una presentazione in linea perfetta con il Festival, insieme a Monica, sul palco del Cinema La compagnia c’erano anche le straordinarie attrici Alvia Reale (la governante) e Francesca Cellini (nel ruolo di Suso Cecchi D’Amico) per una breve chiacchierata coordinata da Piera Detassis, poi, l’attrice/regista si è seduta in platea accanto al marito, le luci si sono spente e da quel momento è iniziata la magia.
Il film è pura emozione, un’emozione incessante che dura dai titoli di testa a quelli di coda (e prosegue anche fuori dal cinema), perché Monica non interpreta Anna Magnani, Monica “E’” Anna Magnani!.
Dal momento in cui esce di casa in piena notte (quella nella quale vincerà l’Oscar per La rosa tatuata) per andare in giro a dare da mangiare ai gatti, alla fine in ospedale insieme al figlio e Roberto Rossellini.
Una vita altalenante tra una grande soddisfazione seguita immediatamente da un dispiacere in un combattimento emotivo che in alcune scene, la Guerritore non ha neppure bisogno di spiegare tanta è la forza dello sguardo, tanta è l’emozione che riesce a riversare sul pubblico quasi ipnotizzato da tanta bravura.
Durante la presentazione, l’ha definito un film degli anni ’50, senza effetti speciali senza tagli incalzanti semplicemente la ripresa di una vita vera, la vita di una donna che, nonostante fosse riconosciuta come la più grande attrice italiana, doveva comunque combattere per ogni ruolo da interpretare.
Eccezionali tutti i co.protagonisti (tutti provenienti dal teatro) da Tommaso Ragno nel ruolo di Rossellini a Beatrice Grannò nella parte di Carol Levi da Giovane e Lucia Mascino da più adulta, Da Roberto De Francesco nel ruolo di Ferruccio Ferrara ad Edoardo Purgatori (Figlio di dello sceneggiatore Andrea Purgatori recentemente scomparso ed al quale è dedicata la pellicola) nel ruolo del figlio, Luca Magnani, alla figlia della stessa Guerritore, Lucia Lavia nella parte di Ingrid Bergman.
Il film è perfetto, le location sono eccezionalmente credibili, le musiche di Giovanni Nuti sono perfette e la voce di Milva con la sua “Canzone” aggiunge emozione all’emozione, per la vita di una donna “Ingombrante” che amava i gatti e la notte, che si fermava a parlare con prostitute e vecchi soli (le scene con La “rossa”sono magnifiche, peccato che non trovo il nome dell’attrice), una donna risoluta e fragile che Monica Guerritore ha riportato sullo schermo con caparbietà, rispetto e tutta l’emozione possibile in quest’opera d’arte che potrebbe farle vincere tutti i premi possibili, perché, credeteci, se li meriterebbe tutti!


