Autovelox: multa sì o no? - www.okmugello.it © N. c.
La recente ordinanza della Cassazione (n. 26521/2025) ha nuovamente chiarito che gli autovelox devono essere debitamente omologati per rendere valide le multe. L’atto giudiziario ribadisce quanto già sottolineato da precedenti pronunce: la semplice approvazione dei dispositivi da parte di enti locali o ministeriali non può sostituire l’omologazione tecnica prescritta dall’articolo 142, comma 6, del Dlgs 285/1992.
Nonostante i richiami dei giudici, la situazione permane critica. Le amministrazioni comunali continuano a utilizzare apparecchi non omologati, approfittando di un meccanismo che consente introiti aggiuntivi, spesso giustificati come necessari per integrare risorse statali sempre più ridotte. La normativa prevede che entro il 30 novembre gli autovelox vengano registrati su una piattaforma telematica dedicata; in caso contrario, dovrebbero essere spenti. Tuttavia, molti temono che, come in passato, l’adempimento sia solo parziale e che le multe continuino a essere emesse, lasciando agli automobilisti l’onere di ricorrere.
Aduc ricorda che, pur nel rispetto dei limiti di velocità, la sicurezza stradale deve rimanere prioritaria. Le violazioni commesse con autovelox non omologati possono essere impugnate in giudizio, citando l’ordinanza della Cassazione, con buone possibilità di ottenere l’annullamento delle sanzioni. Resta comunque aperto il dibattito sull’equilibrio tra tutela della sicurezza e correttezza amministrativa, evidenziando le criticità di un sistema che talvolta sembra più attento agli incassi che alla regolarità tecnica degli strumenti utilizzati.
