Autostrada, multe fino a 900€ e patente sospesa per 3 mesi-okmugello.it © N. c.
Ci sono momenti nella vita che assumono un valore simbolico, piccoli riti di passaggio che segnano il confine tra un prima e un dopo. Per molti, il giorno in cui si accede per la prima volta su un’autostrada alla guida della propria auto rappresenta esattamente questo. Non è solo un tragitto, un simbolo della conquista dell’indipendenza.
Fino a quel momento, ci si era mossi su strade urbane, tra semafori e rotatorie, con lo sguardo sempre attento alle mille variabili del traffico cittadino. Ma imboccare il casello è qualcosa di diverso. È la promessa di orizzonti più ampi, di viaggi che non hanno più il perimetro stretto dei confini cittadini.
Chiunque abbia vissuto quell’attimo ricorda il brivido. L’adrenalina del piede che affonda sull’acceleratore, la strada che si apre in una linea infinita davanti, l’idea che, da lì in poi, la meta non abbia limiti. Può essere una gita al mare con gli amici, quando il portabagagli si riempie di zaini e asciugamani colorati. O il primo ritorno a casa dall’università, con la radio a volume alto e il cuore che batte più forte della musica. Oppure il viaggio con la famiglia al seguito, pronti per trascorrere dei meravigliosi giorni insieme nella meta scelta.
Eppure, proprio perché l’autostrada regala un senso di libertà che altrove è difficile sperimentare, è anche il luogo in cui la disciplina deve essere massima. Ogni scelta, ogni manovra, ogni gesto al volante pesa il doppio. Non è un caso che esista un errore, commesso da molti automobilisti, che oggi si paga a caro prezzo. Parliamo di conseguenze severe: multe fino a 900 euro e la sospensione della patente per tre mesi.
Multe fino a 900 Euro e patente sospesa per tre mesi: ecco qual è l’errore che molti commettono in autostrada e che si paga caro
La guida in Autostrada richiede ancor più concentrazione e un rispetto ancor più rigoroso delle regole, rispetto ad altri contesti, in cui la velocità di percorrenza è più lenta.
Sfrecciare a tutta velocità, infatti, non è soltanto un gesto di incoscienza: è una sfida alle regole, alla sicurezza e al buonsenso. Nonostante i continui appelli alla prudenza, c’è ancora chi scambia l’asfalto delle strade pubbliche per una pista di Formula 1, convinto che un record personale valga più della vita propria e altrui.
È accaduto di recente in Germania, dove un automobilista è stato sorpreso a spingere la propria vettura fino a un picco impressionante, 321 chilometri orari. Un numero che fa rabbrividire, non solo per la velocità in sé, ma per il contesto in cui è stato raggiunto, ossia una delle arterie più trafficate del Paese, l’autostrada A2, nei pressi di Burg, a ovest di Berlino.
Secondo la polizia tedesca si tratta della velocità più alta mai registrata sul territorio nazionale. Il risultato è stato una multa da 900 euro, due punti in meno sulla patente e il divieto di guida per tre mesi. Una sanzione che, a fronte del rischio creato, appare quasi blanda, soprattutto se si considera che a quelle velocità anche un minimo imprevisto potrebbe trasformarsi in tragedia.
Non si tratta però di un caso isolato. Episodi simili sono stati documentati in Francia, in Italia e persino in Svizzera, dove un automobilista al volante di una Bentley Continental GT ha toccato i 324 km/h, guadagnandosi non solo una maxi multa ma anche sei mesi di carcere. Storie che rivelano un fenomeno preoccupante: la ricerca del brivido a discapito della sicurezza.
In Italia, il nuovo codice della strada non fa sconti. Superare i limiti comporta multe sempre più salate, la decurtazione dei punti e, nei casi più gravi, la sospensione o addirittura la revoca della patente. Un monito chiaro: la velocità è seducente, ma può costare carissimo, in tutti i sensi.
