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Aperto il nuovo presepe meccanico al Crocifisso.

Le foto di Aldo Giovannini

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Il cappellano don G. Nidhin benedice il presepe  Il cappellano don G. Nidhin benedice il presepe  © Aldo Giovannini
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Come è ormai una quasi quarantennale tradizione oggi (giovedi 8 dicembre 2022 festa dell’Immacolata), è stato aperto, inaugurato e benedetto il tradizionale presepe meccanico, allestito all’interno della Cappella della Compagnia del SS. Crocifissso, a cura di un gruppo di amici borghigiani, i quali con entusiasmo, passione e senso cristiano del Santo Natale, hanno dato vita e corpo ad un piccolo capolavoro che ricorda la natività. Infatti in primo piano ecco la capannuccia con il Bambino cullato da Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello contornata dai pastori con i greggi e dai tanti personaggi in movimento.

Ma quello che colpisce l’attento osservatore è il paesaggio prettamente rurale con case, borghi, villaggi, tanti e diversi elementi architettonici e naturali come le cascatelle, l’acqua fluttuante, i prati e i fiori, le colline e le montagne, le luci soffuse in lontananza sotto il cielo stellato insomma quest’anno ci sono alcune attrazioni che rendono il presepe davvero un‘opera d’arte, frutto di tanta passione e di vero senso cristiano nella storia e nella tradizione. Infine, e non per ultimo, ci vogliamo congratulare con gli amici, Carmelo Malerba, Ottavio Buti, Santi Malevolti, Lorenzo Bravetti, Sergio Prunecchi, Umberto Righini, Giuseppe Corsi, Luigi Mancaniello, Fabrizio Landi, Mario Sciarra,  Francesco Perrotti, sotto la supervisione di Graziano Melara.

Ci vogliamo congratulare dicevamo, per la loro bravura, la passione  e per il loro entusiasmo nel realizzare questa splendida pagina di cristianità. Cari genitori, portate i vostri bambini, resteranno meravigliati ed affascinati, come abbiamo notato lo scorso giovedi. Quest’anno purtroppo non è stato realizzato a Borgo San Lorenzo il grande albero di Natale in  piazza del Poggio, per ragioni tecniche e finanziarie. Peccato perchè quel vecchio e maestoso albero in pieno centro storico cittadino, dava anch’esso un senso di festa e di pace a tutti. Peccato. (Aldo Giovannini) 

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