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Antonio Gigli e Don Corsini “Giusto fra le Nazioni”. Cronaca e foto...

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Antonio Gigli e Don Corsini “Giusto fra le Nazioni”. Cronaca e foto... Antonio Gigli e Don Corsini “Giusto fra le Nazioni”. Cronaca e foto... © n.c.
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Martedi 1 ottobre dell’anno 2013; una data da ricordare e che resterà indelebile nel cuore e nella mente di tutti coloro che l’hanno intensamente vissuta, dall’inizio alla fine, da quando cioè nel 2004 i fratelli Renato e Dinah Spiegel, con i loro congiunti, giunsero a Borgo San Lorenzo per rivedere il paese che li vide bambini, vicini ai loro genitori Guido e Fulvia Levi, in quel tragico 1943, dove essere ebrei voleva dire deportazione e morte.

Ma a Borgo, giunti dalla lontana Trieste, dopo un doloroso peregrinare, trovarono due “Angeli” nel vero senso della parola; don Ugo Corsini, pievano di Borgo San Lorenzo (1887-1953) e Antonio Gigli, responsabile comunale dell’Ufficio anagrafe (1898-1971).

La storia (nel novembre del 2005 scrivemmo un ampio resoconto sul “Filo” di questa vicenda, drammatica, inedita e sconosciuta, così come abbiamo ricordato e scritto  susseguentemente, collaborando anche ad un prezioso catalogo di “Microstorie di coraggio-2013” per l’Associazione Arco di Scandicci,), la storia dicevamo, ci ricorda poi che i Signori Spiegel, grazie all’interessamento del comune (lo abbiamo scritto e le ripetiamo, sindaco Bettarini e la segreteria Messeri), riuscirono a ritrovare tutti i congiunti di queste due personaggi (i figli di Antonio Gigli e congiunti di prete Corsini), iniziando così quella lunga ma fruttuosa trafila burocratica per giungere finalmente all’epilogo finale, il riconoscimento cioè di “Giusto fra le Nazioni”, la più alta riconoscenza dello Stato Ebraico a coloro che corso della seconda guerra mondiale (1940/1945), salvarono gli ebrei da morte sicura.

Martedi scorso 1 ottobre 2013, quindi, in una mattinata di animoso mercato settimanale, Borgo San Lorenzo, finalmente e grazie a Dio, unitariamente, lasciando sotto lo zerbino, variegate idee politiche e ideologiche, ha ospitato nella sala del Consiglio Municipale, gremitissima, la cerimonia ufficiale per la consegna delle due medaglie “Giusto fra le Nazioni” ai famigliari di prete Corsini e di Antonio Gigli (la mamma di Antonio Gigli Concetta Giovannini era una nostra prozia), presenti accanto al signor Renato e alla Signora Dinah Spiegel, accompagnati dai  figli e dai nipoti, moltissime autorità civili, amministrative, militari e religiose.

Quello da scrivere e raccontare sarebbe tanto, molto, cercheremo di ristringere per ovvie ragioni di spazio, ma la cronaca deve restare come testimonianza, altrimenti si perde  quel contatto umano, sociale, civile, cristiano, che ha caratterizzato questa giornata della “memoria”.

Dopo il saluto commosso ed emozionato del sindaco Giovanni Bettarini che ha letto anche una lettera del Cardinale Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze (erano presenti anche il sindaco di Marradi Tommaso Triberti e l’assessore del comune di Scandicci Luca Marino), in ordine di tempo hanno portato il loro contributo il consigliere regionale Simone Naldoni, l’assessore provinciale Sonia Spacchini, quindi l’intervento della Prima Assistente dell’Ufficio Affari Pubblici e Politici dell’Ambasciata d’Israele a Roma dott.ssa Sara Gilad Bemporad, e del rappresentante della Comunità ebraica di Firenze, consigliere di Giunta alla Cultura Enrico Fink.

Quindi le attese  testimonianze dei “salvati”, i fratelli Renato e Dinah Spiegel, di cui ci onoriamo della loro amicizia iniziata nel 2005 quando scrivemmo sul mensile il “Filo” le loro tragiche vicissitudini.

In un silenzio assordante, i racconti, i ricordi, le testimonianze di quel periodo triste e buio, sono stati come macigni all’interno della Sala Consiliare del Municipio, ma nonostante i timori, il terrore, la paura di essere scoperti, veniva mitigato quando davanti a loro si elevavano personaggi come don Ugo Corsini, (mugellano di ferro, della stirpe dei Pieri) e Antonio Gigli, il cui nonno andò a “pugnare” , durante il Risorgimento, con Garibaldi a Bezzecca.

Al termine delle loro relazioni, siamo certi che tutti i presenti, nessuno escluso, aveva un qualcosa in gola che non andava giù e non poteva esser diversamente, così come quando, se pur brevemente prima Paolo Gigli (già capitano comandante di grandi navi commerciali), ed Isotta Pieri Maretti, nei panni dei “salvatori”, hanno ricordato le gesta dei loro cari.

Poi la cerimonia di consegna a Paolo ed Isotta delle medaglie “Giusto fra le Nazioni” da parte della Signora Sara Gilad  Bemporad, nel mezzo ad uno scrosciare di applausi, per terminare poi con gli Inni Nazionali (presente anche una scolaresca dell’Istituto “G.della Casa” con i loro docenti), israeliano e italiano.

Dopo i saluti e gli abbracci, la giornata però non era terminata, poiché don Maurizio Tagliaferri, presente ovviamente alla cerimonia in onore del suo predecessore, ha ospitato tutti i componenti della famiglia Spiegel, prima a visitare la Pieve con l’unica opera esistente del mugello di Giotto e successivamente nella Canonica, dove 70 anni orsono, settembre 1943, don Ugo Corsini si trovò davanti babbo Guido, mamma Fulvia e i piccoli Renato e Dinah.

Deve essere stato, aggiungiamo noi, un momento che resterà scolpito come una pietra miliare, nel dovere cristiano di un sacerdote.

Vogliamo però ricordare  ed evidenziare che martedi 1 ottobre dell’Anno 2013, che la giornata  non era ancora terminata, poiché la sera, la Pieve di San Lorenzo, su iniziativa davvero intelligente e lungimirante della chiesa borghigiana si è svolta una commemorazione sul vecchio pievano don Ugo Corsini (molto bella la gigantografia a destra dell’Altare ed esauriente la storia redatta da don Maurizio Tagliaferri), il tutto ingentilito ed impreziosito da un bellissimo e struggente concerto per pianoforte e violino del “Duo Michele Bianchi e Marco Zurlo”, che hanno eseguito brani scelti di Mozart, Dvorak e Beethoven.

Molto pubblico in Pieve (è stata letta anche una lettera del Cardinale Giuseppe Betori), nonostante concomitanze di carattere sportivo (fra le diverse associazioni presenti ricordiamo il Gruppo Alpini, l’associazione dei Carabinieri in congedo, il Gruppo Unitalsi, la Confraternita di Misericordia, la Compagnia del SS.Crocifisso, tutti con i loro Labari, etc,etc,), pubblico dicevamo che non ha certamente lesinato tanti applausi, compreso i “bis” ai due maestri.

Che dire ancora, niente. E’ stata questa una pagina che nobilita la nostra cittadina, con la storia che ci ripresenta e ci ricorda personaggi che erano ormai lontani, a parte nel ricordo dei loro cari, nel tempo e nello spazio, ma che ora sono tornati più vicini a noi a dirci chi erano e cosa hanno fatto. Basta ricordare, raccontare la verità e non dimenticare.

 

Nella foto (qui sopra): Il tavolo della presidenza; da sinistra l’assessore del Comune di Scandicci Luca Marino, il rappresentante della Comunità ebraica  di Firenze, consigliere di Giunta alla cultura Enrico Fink, Prima Assistente Ufficio Affari Pubblici e Politici dell’Ambasciata d’Israele in Italia dott.ssa Sara Gilad, il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini, il consigliere della Regione Toscana Simone Naldoni, l’assessore alla Provincia Sonia Spacchini, il sindaco di marradi Tommaso Triberti.

Nella foto (qui sopra): Un momento della cerimonia nella Sala Consiliare; a sinistra Isotta Pieri Maretti e a destra Paolo Gigli. Seduti in basso alcuni studenti dell’Istituto “G. della Casa” di Borgo San Lorenzo.  

 

A destra la dtt.ssa Sara Gilad consegna la medaglia di “Giusto fra le Nazioni” a Paolo Gigli figlio di Antonio

 

 

A sinistra la dott.ssa Sara Gilad consegna la medaglia di “Giusto fra le Nazioni” alla Signora Isotta Pieri Maretti, congiunta di don Ugo Corsini.

 

Al termine della cerimonia con la consegna della medaglia “ Giusto fra le Nazioni”; da sinistra la dott.ssa Sara Gilad,  Paolo Gigli, i fratelli Renato e Dinah Spiegel ed Isotta Pieri Maretti.

 

Don Maurizio Tagliaferri con la famiglia Spiegel, all’interno della Pieve, mentre presenta l’opera di Giotto

 

Foto ricordo di tutta la famiglia Spiegel con il pievano don Maurizio Tagliaferri all’interno  della canonica dove don Corsini ricevette nel settembre 1943 questa famigliola ebraica braccata dai nazifastisti: “ scrisse Guido Spiegel: “mi si presentò davanti una figura solenne, il capo canuto, l’aspetto sereno, ci guardò e disse … poveri figli miei!”

 

Don Maurizio Tagliaferri, pievano di Borgo San Lorenzo ricorda e commemora Monsignor Ugo Corsini, per presentare poi il concerto “ Im memoriam”.

 

Un momento del bellissimo concerto di musica classica in onore di Monsignor Ugo Corsini; a sinistra  il maestro Marco Zurlo (violino) e a destra il Maestro Michele Bianchi (pianoforte)  

 

Ecco infine  un fotomontaggio di Monsignor Ugo Corsini (1951) seduto accanto al cardinale Elia Dalla Costa in piazza del Popolo ed Antonio Gigli (1958) con la moglie signora Maria conosciuta e stimata “levatrice Comunale” per tanti anni.

(foto cronaca di “Foto Adriano Buccoliero – Borgo San Lorenzo)

 

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Commenti 8
  • PAOLO

    DAL SIGNOR PAOLO GIGLI, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Sono Paolo figlio di Antonio GIGLI - Innanzitutto un grazie di cuore ad Aldo Giovannini che ha scritto tanti articoli sugli"Ebrei salvati a Borgo". (Il Filo, Sito Web OKMugello, Microstorie di Coraggio,Virinforma etc,etc),riassumo gli avvenimenti di questa tremenda storia. 1938 - Due giovani professori, marito e moglie, cacciati da un liceo di Fiume perch ebrei. Settembre 1943 fuga da Trieste perch ricercati per essere deportati. Dicembre 1943 fuga da Bagnocavallo,nascondendo i figli Dinah e Renato,rispettiva mente 4 e 2 anni,in mano ad estranei per proseguire nella fuga. Arrivo casuale a Borgo San Lorenzo e conoscenza di Don Ugo Corsini e Antonio Gigli. Morte dei nonni paterni in campo di sterminio. Se fosse un romanzo io lo titolerei "Sofferenza e dolore". Sofferenza e dolore che raggiungono il loro culmine lasciando Bagnacavallo. Immaginare babbo e mamma che per salvare loro fi

    rispondi a PAOLO
    lun 7 ottobre 2013 10:39
  • PAOLO

    gli li lasciano in mano ad estranei viene un brivido lungo la schiena solo a pensarci, e due bambini di quella et che improvvisamente non vedono pi i genitori e si vedono catapultati in un altro ambiente dire sofferenza e dolore dire poco. Perdonate il mio amore di figlio se vedo anche una altra sofferenza. Nel periodo dicembre 1943 settembre 1944 sono certo, anche se lui non l'ha mai detto, ogni volta che guardava i suoi 4 figli e la moglie lo tormentava il pensiero di cosa poteva accadere se scoperto nell'attivit clandestina per aver fornito documenti falsi alla famiglia Spiegel e continuando a farlo per i partigiani. Un caro saluto a tutti i miei compaesani borghigiani e agli amici del Mugello.

    rispondi a PAOLO
    lun 7 ottobre 2013 10:39
  • marilisa

    Complimenti,Aldo!!!!! Perfetto e bellissimo!

    rispondi a marilisa
    ven 4 ottobre 2013 01:15
  • marisa

    Grazie Aldo. Deve essere stata davvero una cerimonia che arrivava al cuore. Grazie di avercelo raccontato. Marisa

    rispondi a marisa
    ven 4 ottobre 2013 01:11
  • giovanni

    mai scritto sui giornali, mai scritto un rigo sugli articoli, ma questa volta devo dire al signor Aldo, grazie, grande,grande, complimenti!

    rispondi a giovanni
    ven 4 ottobre 2013 01:07
  • aldo giovannini

    ringrazio i lettori, ma ho fatto solamente il mio modesto dovere di cronista. Giovannini

    rispondi a aldo giovannini
    gio 3 ottobre 2013 06:35
  • CARLO

    concordo con il signor Gilberto in tutto e per tutto, punto per punto, dalla prima all'ultima parola. Bellissimo

    rispondi a CARLO
    gio 3 ottobre 2013 06:30
  • gilberto

    non la conosco signor Giovannini, ma vada e lei il mio incondizionato plauso. Grazie

    rispondi a gilberto
    gio 3 ottobre 2013 06:20