OK!Mugello

Il nuovo volto della facciata dell'antico hotel La Pergola

La rostra e gli ornati chiniani ottimamente restaurati

Abbonati subito
  • 1
  • 940
Hotel La Pergola Hotel La Pergola © AG
Font +:
Stampa Commenta

In questi ultimi tempi molto edifici cittadini, sia antichi, vecchi e moderni sono in fase di restauro e di recupero e fra questi  anche  il vecchio Hotel Restaurant “La Pergola” in Corso Matteotti (quasi davanti al Teatro  Giotto), che ha tolto le impalcature proprio in questi giorni. Notare com’era prima ed ora, e tutt’altra cosa, ed osservare  con attenzione sia la scritta in affresco, fra il primo e secondo piano, gli ornati del sotto tetto, il tutto riportato alla visione dalla carissima amica Cristina Monti, nota restauratrice, nonché brava pittrice. Molto bella anche la rostra sopra il portale d’ingresso, lavorata in ferro battuto (un piccolo capolavoro di un artigiano  del ferro di Borgo; Parigi,  Sargenti!),  con i loghi e le vetrate istoriate delle Manifatture “San Lorenzo” Chini.

Ed a proposito di lavori “chiniani”, per dargli una paternità, bisogna risalire  all’epoca  quando in quell’edificio  (esistente già a fine ‘700), la famiglia Conti decise verso il 1880 di adibire lo stabile ad Albergo e Ristorante,  con la classica dicitura in francese “Hotel Restaurant la Pergola” seguendo la moda  del tempo: il “liberty”. Leggendo il preziosissimo diario manoscritto di Pio Chini (zio di Galileo e padre di Dino),  che inizia nel 1834 e termina nel 1906, Pio dicevamo, facente parte con i fratelli Tito, Dario, Siro, Leto ed Elio, della seconda generazione, veniva chiamato moltissime volte a decorare, pitturare, ornare ed  affrescare molti edifici storici di Borgo San Lorenzo (e degli altri paesi naturalmente) e quindi una volta affrescato la facciata del  Teatro Giotto, abbia anche decorato la facciata dell’Hotel Restaurant “La Pergola”, come a suo tempo ci disse l’amico carissimo Lino Chini, ricordandosi che il padre Dino (figlio di Pio),  la restaurò negli anni ’30 del ‘900, e non per ultimo la villa di Paliano in via Marconi, che ai primi del ‘900 era adibita a sede distaccata della Scuola Superiore  del Collegio di San Giorgio di Firenze; già a Borgo per alcuni anni ha ospitato anche questo prestigioso istituto dove venivano a studiare da tutta Italia. Fu il percussore della venuta a Borgo, poi, della scuola dei salesiani. Piccole storie di un Borgo lontano e di una famiglia che ha davvero lasciato una grande impronta artistica e culturale.      

 

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • Renzo Bartoloni

    Adesso potrà essere considerato uno degli edifici storici di Borgo San Lorenzo

    rispondi a Renzo Bartoloni
    lun 15 gennaio 10:25