Una foto della cerimonia © Aldo Giovannini
Domenica scorsa, 21 luglio 2025, si è tenuta a Crespino sul Lamone la giornata conclusiva delle Celebrazioni commemorative dell’Eccidio di Crespino e Fantino, dove vennero uccisi 44 inermi popolani innocenti da parte dei nazisti in fuga, nell’81° anniversario della Liberazione. Cerimonia che ha visto una discreta partecipazione da parte della cittadinanza e delle associazioni che sono intervenute.
Il programma, curato come ogni anno dal Comitato Onorcaduti e dalla sua presidente Irene Alpi, ha visto la presenza — nonostante la sua veneranda età — del parroco don Bruno Malevolti. È iniziato con la partenza del corteo nella piazzetta antistante la chiesa di Crespino, verso il Monumento Ossario (progetto del prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo), dove, dopo il rito dell’Alza Bandiera e il saluto di Irene Alpi, sono intervenute alcune autorità civili e amministrative, come del resto abbiamo pubblicato nell’articolo di presentazione su OKMugello.
Fra queste, il vice sindaco di Marradi Andrea Badiali, il sindaco di Palazzuolo Marco Bottino, il presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello Tommaso Triberti, l’on. avv. David Ermini, già vicepresidente CSM, il direttore dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea Matteo Mazzoni. Presenti, fra gli altri, alcuni sindaci o i loro sostituti con i loro gonfaloni, autorità militari come il colonnello Franco Sardone, l’Arma dei Carabinieri con il comandante capitano Francesco Ferrara, quindi diversi gruppi degli Alpini del territorio, soci dell’ANPI, volontari di varie associazioni, compreso lo scrivente di queste note, presente ormai da oltre 60 anni a questa cerimonia, delegato del Mugello dell’Associazione Vittime Civili delle Guerre, in rappresentanza del presidente regionale cav. Aurelio Frulli, con il servizio musicale espletato dal Corpo Bandistico di Popolano “L. Fabbri”.
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Al termine, la liturgia eucaristica con la Santa Messa in suffragio, celebrata da S.E. mons. Mario Toso, vescovo di Faenza e Modigliana.
Un'altra significativa pagina storica, con un arrivederci all’anno prossimo, a Dio piacendo.


