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Borgo. La polemica sui respingimenti e 'il caso Becchi' finiscono in Consiglio Regionale

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La polemica nata intorno alle dichiarazioni del vicesindaco Cristina Becchi in Consiglio Comunale a Borgo San Loreno (che aveva affermato di non voler prendere lezioni da chi lascia morire le persone in mare, con chiaro riferimento alla politica dei respingimenti, clicca qui) è arrivata anche in Consiglio regionale. Spiegano Atria e Ticci, della Lega di Borgo San Lorenzo:

“Il consiglio regionale ha citato il caso di Borgo San Lorenzo: Marco Landi (Lega), consigliere regionale e portavoce dell'opposizione di centrodestra in consiglio regionale (Lega-FdI-FI) ha chiesto che la maggioranza si esprima per condannare le parole della “disinformata” vicesindaco Becchi di Borgo San Lorenzo. 

Seguono le dichiarazioni dei consiglieri Atria e Ticci: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione: lo dice la Costituzione ed è un principio sancito da tutti i moderni Stati democratici.

Tuttavia esiste differenza tra libertà di opinione e l'insulto gratuito. Abbiamo dato tempo alla vicesindaco Cristina Becchi e al suo partito il PD per fare mea culpa e chiedere scusa, perché tutti sbagliamo, prima o poi, ma l’approccio è stato ben diverso, un tentativo di girare la frittata tentando di additare a noi la colpa di strumentalizzazione.

Riteniamo che l'umiltà sia la base della vera grandezza di una  persona. La persona umile capisce di aver sbagliato, chiede scusa e rimedia l’errore fatto. Poi esistono quelli che  sbagliano, negano l’errore e cercano pure di nasconderlo oppure, ancor peggio quelle persone che non ammetteranno mai di aver sbagliato e anzi accuseranno gli altri. Ora, purtroppo, abbiamo capito.."

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