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Borgo, Vicchio e la questione irrisolta dell'acquedotto a Piazzano

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Piazzano Piazzano © Google
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C'è una vicenda in Mugello che sta creando qualche imbarazzo tra Vicchio e Borgo San Lorenzo. Non c’è infatti alcuna novità all’orizzonte (almeno nel breve periodo) per i cittadini della zona di Piazzano, che da 30 anni aspettano l’estensione dell’acquedotto. Una vicenda complicata, che coinvolge i due comuni e che starebbe anche creando qualche frizione a causa delle due diverse velocità (anche se parlare di velocità può far sorridere a fronte di attese così lunghe) nell’affrontare la cosa. 

Ne parla oggi (sabato 17 aprile) il quotidiano La Nazione sulla pagina del Mugello. Spiegando che, per estendere le tubazioni, sarà necessario arrivare ad una convenzione tra i Comuni di Borgo, Vicchio, Publiacqua e l’Autorità Idrica Toscana. E che per il costo dei lavori al momento ci sarebbe questa ipotesi (anche se soggetta a revisioni): circa 370mila euro da dividere così (in base al numero di famiglie e utenze interessate): 153mila borgo, 69mila Vicchio e 148mila tra Publiacqua e Autorità Idrica Toscana. Ma, visto che nessuno dei due comuni interessati, dispone di tale cifra, occorrerà ricorrere alla partecipazione alla spesa delle famiglie (circa 90 nei due comuni).

Ma le tempistiche seguite dai due comuni sarebbero diverse: Secondo l’assessore Bolognesi Vicchio, che ha inviato le lettere già nel giugno del 2020, avrebbe riscontrato una ‘congrua’ disponibilità alla partecipazione (con una spesa di alcune migliaia di euro ad utenza). E sarebbe così pronto a partire (nella speranza di trovare dei fondi che possano alleviare la spesa dei cittadini).

Borgo, invece (sempre secondo La Nazione), sarebbe rimasto fermo fino ad oggi. E nel suo caso nessuna lettera è stata inviata. “Lo faremo - spiega l’assessore competente, Alessandro Galeotti - la prossima settimana”. 

Dieci mesi di differenza non sono pochi, e Vicchio si preparerebbe ad inviare nei prossimi giorni una lettera ai suoi cittadini per fare presente che i ritardi non dipendono da lui. E che, senza gli impegni di spesa di entrambi i comuni, non si può arrivare alla convenzione (che dovrà poi essere ratificata dai Consigli Comunali) ed ai lavori. E da Borgo però Galeotti precisa: “C’è  un'ipotesi di ripartizioni dei costi, ma vanno verificati i presupposti normativi e la sostenibilità economica; ad oggi sono ipotesi da approfondire”.

Intanto, però, sta per arrivare una nuova estate. E le case si approvvigionano da pozzi che, a detta dei residenti, in molti casi non hanno ottenuto la certificazione di potabilità. E alcuni dei quali si stanno anche esaurendo.

 

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