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Tram finisce fuori da binari a Santa Maria Novella, nessun ferito, linee bloccate per quattro ore e polemiche

Oltre 4 ore per ripristinare il servizio. Mario Razzanelli: "Il sindaco Giorgio La Pira lo aveva capito e nel 1958 che il tram non era sicuro e lo cancellò"

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tramvia tramvia © Ok!News24
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Erano da poco passate le 15 ieri pomeriggio quando dopo la fermata delle scalette di piazza Stazione un tram è uscito dai binari all'altezza dello scambio delle linee T1 e T1 in zona Unità a Firenze.
Per fortuna nessun alltro mezzo è rimasto coinvolto e nessuna persona è rimasta ferita, ma ci sono volute oltre quattro ore ai tecnici Gest per rimettere il convoglio sui binari e permettere la ripresa regolare del servizio.

L'Assessore alla mobilità del comune di Firenze Stefano Giorgetti ha affermato che "All'origine del deragliamento sembra si sia verificato un problema tecnico".
I tecnici di Gest e delle ditte incaricate, assistiti dalla polizia municipale per regolamentare il traffico in zona stazione, hanno riposto la vettura sui binari e con un mezzo ad hoc e riportato la vettura al deposito di Villa Costanza dopo quasi quattro ore.
Su tutta la linea interessata all'incidente i tecnici di Gest hanno effettuato puntuali verifiche sugli armamenti (binari e scambi) e sui fili di alimentazione. Tutto, fa sapere Gest, è risultato regolare ed il servizio è ripartito.
Quale la causa del deragliamento allora?

Sono in corso gli accertamenti tecnici ma intanto sono già partite le polemiche. In prima fila il nemico storico della tramvia ovvero il consigliere comunale Mario Razzanelli che attacca deciso: “Non è un mezzo sicuro. Il sindaco La Pira lo aveva capito per primo quando nel 1958, tolse la tramvia dalle strade di Firenze perché la riteneva un mezzo antiquato e non adatto alla città.
Il deragliamento che c’è stato in via Alamanni lo conferma. Ovunque, in tutte le città d’Europa, si tende a togliere le tramvie – spiega il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – e si sostituisce con mezzi più moderni che non comportano rotaie impattanti sulle strade e pali elettrici che deturpano l’ambiente.
Abbiamo proposto una soluzione alternativa per la Vacs: due autobus elettrici tra Piazza Duomo e Piazza della Libertà che consentirebbe di risparmiare 50 milioni di Euro. Una linea che rovinerà completamente una parte del centro storico della città. E dopo il mio ultimo viaggio in Cina nel 2019 abbiamo proposto la tramvia elettrica senza rotaie e senza fili che consentirebbe di risparmiare 300 milioni di euro. Chiesi all’assessore Stefano Giorgetti se era al corrente di questo mezzo innovativo e mi rispose in senso affermativo. Replicai che “forse” sarebbe stato conveniente per il Comune spendere qualche milione e farlo omologare.

La tramvia non è un mezzo sicuro, ed il deragliamento di oggi ne è la conferma, e nemmeno un mezzo ecologico, come si vuol far credere, perché le batterie elettriche creeranno poi problemi per lo smaltimento. Il sindaco Giorgio La Pira lo aveva capito e nel 1958 cancellò la tramvia da tutta la città” conclude il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli.

 

 

 

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