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Terrorismo. Dalla Moschea di Borgo parole forti. Foto e cronaca, parte seconda

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Terrorismo. Dalla Moschea di Borgo parole forti. Foto e cronaca, parte seconda Terrorismo. Dalla Moschea di Borgo parole forti. Foto e cronaca, parte seconda © n.c.
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Si è da poco conclusa (sono le 18 di sabato 28 novembre), presso la Moschea (Centro Culturale islamico) di Borgo San Lorenzo, la manifestazione organizzata dalla comunità islamica del Mugello per dire no al terrorismo (clicca qui per leggere il nostro primo articolo sulla manifestazione). Nella moschea, dopo una preghiera effettuata dai musulmani presenti, hanno preso la parola il consigliere comunale di Borgo San Lorenzo Adam Omar Osman (che ha parlato a nome della comunità islamica) il sindaco, Paolo Omoboni e l'imam di Firenze (e presidente dell'Ucoi). Belle e toccanti le dichiarazioni rese da ognuno. Osman ha parlato di 'onore' per aver organizzato per primi (come comunità islamica) una manifestazione voluta da tutti. Ed ha ricordato un passo della propria religione: "Chiunque uccide un uomo è come se uccidesse l'intera umanità", dicendo forte il suo "No al terrorismo". Poi il sindaco Omoboni si è detto onorato di rappresentare tutto il Mugello ed ha ricordato i tavoli di confronto tra le religioni attivi proprio nella nostra terra. Aggiungendo "Noi non abbiamo paura" e citando Martin Luther King: "O impariamo a vivere come fratelli o moriremo da stolti". Anche l'Imam di Firenze ha parlato di fratellanza dell'umanità. E, rivolgendosi ai terroristi, ha detto che 'Il loro progetto è fallito'. E poi, per chiudere, ha ricordato un altra questione. Se alcuni, ha detto, vogliono togliere i crocifissi dalle scuole non lo facciano nel nostro nome, a noi non disturbano affatto i simboli religiosi.

 

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