x
OK!Mugello

Sosta auto Zcs a Firenze, per registrarsi proroga al 30 maggio 2025

Lo ha reso noto in Consiglio comunale l'assessore Giorgio. Le risposte dei consiglieri.

  • 187
Sosta auto Zcs a Firenze, per registrarsi proroga al 30 maggio Sosta auto Zcs a Firenze, per registrarsi proroga al 30 maggio © Autore Fahroni, depositphotos
Font +:
Stampa Commenta

E' stato prorogato al 30 maggio prossimo il termine per registrarsi sul sito di Servizi alla strada per poter parcheggiare gratuitamente nella propria Zcs a Firenze.
Lo ha reso noto l'assessore alla mobilità del Comune di Firenze Andrea Giorgio rispondendo in Consiglio comunale a una domanda di attualità di Cecilia Del Re (Fd).
"Dal 2 gennaio abbiamo aperto la possibilità di registrarsi" sul sito di Sas, ha spiegato Giorgio e "a oggi sono circa 70.000 i fiorentini che si sono registrati. Abbiamo deciso di prorogare la possibilità di iscriversi al 30 maggio. Da lunedì prossimo gli Urp dei vari quartieri affiancheranno i cittadini dando informazioni".

Giorgio ha ribadito che "il titolo abilitativo per poter sostare è la registrazione". "Il disciplinare non introduce delle nuove sanzioni, mette come criterio per poter dimostrare di poter stare sugli stalli riservati ai residenti, l'iscrizione al portale di Sas - ha poi detto Giorgio rispondendo ad una domanda di attualità di Matteo Chelli (Fdi) -. Non c'è una sanzione nuova ipotizzata".

Sulle strade debutterà poi il dispositivo Cerbero, che controllerà le irregolarità: "I Cerbero serviranno per i controlli automatici che hanno l'obiettivo di difendere i fiorentini dal parcheggio selvaggio dei non-fiorentini".
 

“Registrazione delle targhe? Richiesta dai cittadini”. Così ha risposto oggi l’assessore Giorgio durante la seduta di Consiglio ad una domanda di attualità.
Ma quali cittadini? Gli anziani? Gli stranieri? 
A noi risulta che nessun percorso di ascolto pubblico sia stato promosso, nessuna consultazione trasparente, nessuna vera partecipazione.
Non solo, per chi ha difficoltà tecnologiche o linguistiche a utilizzare il sito internet (anziani e stranieri) la registrazione on line non è cosa facile. 
Ancora una volta si invocano “i cittadini” per giustificare decisioni prese altrove, senza coinvolgimento reale.
La registrazione obbligatoria delle targhe è una misura che tocca la privacy, la libertà di circolazione e introduce nuovi obblighi burocratici e multe.
Se davvero l’Amministrazione crede che sia una richiesta popolare, allora convochi assemblee pubbliche, consultazioni aperte e ascolti davvero la voce di chi vive la città ogni giorno.
Imporre senza confrontarsi è l’opposto della buona politica”.
Così il coordinatore del Gruppo misto-Noi Moderati Luca Santarelli.

“L’Assessore Giorgio, rispondendo ad un question time, ha confermato che non ci sarà nessuna sanzione per i residenti che non registreranno sul portale di SaS S.p.A. i propri veicoli, anche perché obblighi simili e relative sanzioni non possono essere stabiliti con un disciplinare tecnico.
La registrazione sarà però necessaria per garantire all’amministrazione di disporre di una banca dati aggiornata per l’effettuazione automatica dei controlli per la sosta. La domanda a questo punto sorge spontanea: considerato che l’ente può accedere gratuitamente al Pubblico registro automobilistico ed è in possesso della banca dati anagrafica, non era possibile utilizzare l’intelligenza artificiale per interrogare contemporaneamente le banche dati già esistenti e ricavare così i dati necessari? Peraltro, è la legge stessa a prevedere il divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere agli interessati informazioni di cui siano già in possesso. Così facendo, si sarebbe potuto evitare l’ennesimo adempimento burocratico a carico dei cittadini e risparmiare tempo e risorse preziose. Alla faccia della semplificazione!”.
 Lo dichiarano il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Chelli insieme alla capogruppo Angela Sirello.

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re “Con una interrogazione, abbiamo chiesto quando fosse stato utilizzato l’alert system nello scorso mandato, e nella risposta ricevuta mancava ogni riferimento alla telefonata ricevuta dai cittadini nel settembre 2023 dall’allora assessora alla scuola, Sara Funaro, che informava del giorno in cui la scuola sarebbe ripartita.

Abbiamo allora presentato una nuova interrogazione per sapere come mai nella risposta ricevuta mancasse tale telefonata tra quelle indicate e quanto fosse costata, ma la risposta è stata evasiva: per quella telefonata sarebbe stato usato un sistema nuovo e quindi non era neppure possibile stabilire il costo perché il sistema non lo avrebbe registrato. Non si dice poi chi abbia dato l’ordine di servizio. 

Orbene, appare evidente che tutti i cittadini sono ben consapevoli della data in cui a settembre riparte la scuola (anche solo per le relazioni sociali nelle quali le famiglie e i bambini vivono, oltreché per gli avvisi diramati dalla scuola e poi riportati anche sui giornali), mentre appare assolutamente evidente come un sistema nuovo come quello varato dalla giunta comunale a dicembre 2024 per le politiche della sosta - e che impone un obbligo di registrazione a carico di ogni cittadino che possieda un’auto - necessitasse di essere comunicato con ogni mezzo possibile, specie alle persone più anziane che non usano i social, anche perché alla mancata registrazione della propria auto sul portale sas scatta la multa in caso di controllo.

Questo sistema - peraltro contestabile perché introduce un nuovo obbligo a cui fa scattare una sanzione senza che l’obbligo sia stato oggetto di una modifica del regolamento comunale in materia - non è invece stato oggetto di specifiche campagne di comunicazione dell’amministrazione comunale, neppure sui giornali - dove invece anche in questi giorni vediamo acquistati spazi per altre campagne -, anche perché purtroppo appare evidente che le spese di comunicazione dell’amministrazione comunale siano investite a scopo di promozione dei politici piuttosto che avere come obiettivo la comunicazione di notizie importanti che devono arrivare ai cittadini per consentire loro di vivere al meglio in città. E ciò, in piena continuità con quella campagna di fine mandato, con cui sono state spese ingenti risorse pubbliche in azioni che apparivano più come propaganda che una comunicazione istituzione di fine mandato (come tante altre avevamo visto). 

Ciò detto, ci auguriamo che in questo mese di proroga concesso per la registrazione sul portale - che oggi l’assessore alla mobilità ha annunciato in aula - l’amministrazione voglia dare maggiori informazioni alla popolazione di Firenze sull’obbligo di registrazione al portale sas per non far cadere i cittadini nelle incombenti sanzioni in caso di omessa registrazione.

Ci è stato altresì confermato che la multa elevata - per la mancata registrazione - dovrà essere impugnata nelle vie ordinarie, anche se il residente può agevolmente dimostrare che l’auto era parcheggiata nella sua zona di residenza, ma aveva omesso la registrazione.

Ci pare un sistema che non mette il cittadino al centro, e che chiede ai cittadini maggiori risorse a fronte di nessun incremento del servizio di trasporto pubblico. Che è ciò su cui l’amministrazione pubblica dovrebbe prioritariamente impegnarsi per garantire a tutti il diritto alla mobilità e politiche per una città più giusta e sostenibile”.

 

«Siamo soddisfatti che l’amministrazione comunale e la sindaca Funaro abbiano accolto le richieste che avevamo avanzato» dichiarano Francesco Casini e Francesco Grazzini, consiglieri comunali di Italia Viva.

«La proroga al 30 maggio per l’adeguamento alla nuova disciplina sulla sosta è una scelta giusta, che dà tempo e respiro ai cittadini.

Adesso si utilizzi questo mese per risolvere concretamente le criticità che abbiamo evidenziato, a partire dall’organizzazione di sportelli di assistenza dedicati alla compilazione online, pensati in particolare per gli anziani e per chi incontra difficoltà, garantendo informazioni chiare e interventi che assicurino equità e attenzione a chi vive, lavora e contribuisce alla vita di Firenze.

È necessario inoltre affrontare la situazione dei domiciliati, in particolare di quei tanti lavoratori che ogni giorno raggiungono Firenze, e rivedere il rapporto con i residenti dei comuni contermini, per costruire davvero una Grande Firenze.»

Lascia un commento
stai rispondendo a