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Perché alcune case con cappotto termico si rovinano dopo pochi anni (e come evitarlo)

Numerosi edifici sono stati sottoposti ad un'opera di isolamento con il cappotto termico: le problematiche più comuni possono essere arginate in tempo.

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Cappotto termico: come evitare i danni Cappotto termico: come evitare i danni © okmugello.it
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Una serie di azioni in ambito fiscale promosse dal Governo con l'obiettivo di incentivare le campagne di riqualificazione energetica, hanno portano negli ultimi anni ad enormi lavori di rinnovamento degli edifici. Le opere si sono concentrate sull'installazione del cappotto termico, un sistema di isolamento della struttura realizzato applicando pannelli specifici sulle pareti.

La riduzione dei consumi, con conseguente taglio dei costi sulla bolletta, è dettata dal meccanismo di protezione dell'edificio dalle temperature esterne. La casa, dunque, grazie al cappotto riesce a schermare il caldo in estate e il freddo in inverno, permettendo a chi vi abita di vivere in un ambiente confortevole che richiede un minore dispendio di energia. 

La barriera isolante, al fine di ottenere i massimi benefici, è il frutto di un sapiente studio da parte degli esperti del settore. Ciò significa che le imprese incaricate sono chiamate a stabilire i criteri e i materiali adatti per ogni edificio. Alcune stime, tuttavia, rivelano che in un'alta percentuale di casi gli interventi di coibentazione presentano degli errori che mettono le abitazioni a rischio di patologie edili anche piuttosto gravi.

Si parla di un arco di tempo tra uno e tre anni dal completamento dell'opera, periodo entro cui potrebbero insorgere problematiche incentrate principalmente su fenomeni di umidità e muffe. Riconoscendo in tempo le cause e agendo tempestivamente, tuttavia, queste criticità possono essere affrontate al meglio.

Danni al cappotto termico: cause e come proteggere la casa

La protezione della propria casa è diventata una priorità, soprattutto in un periodo in cui il clima incide pesantemente sul benessere quotidiano. Il cappotto termico offre una grande possibilità di isolare l'ambiente interno dai cambi di temperatura, ma può essere soggetto a spiacevoli conseguenze. 

cappotto termico casa

Tra gli errori più comuni vi sono la scorretta scelta del materiale coibentante e la stima eccessiva o insufficiente della quantità necessaria. Allo stesso tempo bisogna considerare eventuali limiti imposti dai vincoli urbanistici, che possono incidere, tra gli altri aspetti, sulla durevolezza, l'ermeticità e l'integrità dell'opera. 

Intervengono, inoltre, possibili limiti di calcolo derivanti dai software utilizzati dai tecnici, che in alcuni casi possono ovviare con la misurazione in loco. Si parla poi di fasi importanti del processo che potrebbero non essere state eseguite con la massima cura, come nel caso della valutazione della stratigrafia e della posa in opera del cappotto

Un sistema di installazione che presenta delle falle di questo tipo, dopo poco tempo porterà a galla delle problematiche legate all'innalzamento di umidità. Questo vuol dire che potrà andare incontro alla formazione di muffe, concentrate prevalentemente negli armadi, nei bagni, nelle cucine e nelle camere da letto

A ciò si aggiunge anche la manifestazione di cattivi odori, oltre che di condensa che appare su pavimenti e finestre. Questi difetti portano, come effetto diretto, ad un'insalubrità dell'ambiente che espone chi vi abita a problematiche economiche e di salute. 

L'opera di coibentazione, dunque, è un lavoro di massima importanza che deve essere eseguito da professionisti qualificati, al fine di evitare spiacevoli danni. Qualora questi si fossero già presentati, non è sempre possibile intervenire per eliminare il cappotto installato in modo errato. 

Nella maggior parte dei casi, però, ci si può rivolgere a ditte specializzate nell'individuazione dei difetti, che dopo un'attenta analisi strumentale, metteranno in atto una correzione finalizzata a mitigarne le conseguenze