x
OK!Mugello

Bullismo a scuola in Mugello. Dopo il nostro articolo due genitori raccontano la loro esperienza

La lettera di altri lettori. Due genitori mugellani che hanno dovuto affrontare il fenomeno alcuni anni fa

  • 3289
Bullismo Bullismo © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

Dopo che nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la lettera di una nonna che denunciava un atto di bullismo nei confronti del nipote (clicca qui) e poi anche la risposta della scuola che elencava i provvedimenti e le azioni prese per cercare di arginare il fenomeno (clicca qui) ora arriva in redazione ancora una lettera da parte di un'altra famiglia mugellana. In questo caso si racconta quanto accaduto alcuni anni in una scuola mugellana e la difficile vicenda umana che ne è seguita:

Buongiorno a tutti,
siamo due genitori e abbiamo letto quanto pubblicato da OK Mugello sul bullismo e ci siamo ritrovati. Abbiamo una figlia che da diversi anni ha lasciato la scuola media e possiamo dire che la sua esperienza è stata veramente devastante, il suo pianto quotidiano, una volta a casa, ha distrutto prima di tutto lei e insieme anche noi genitori.

Certo non siamo gli unici a cui è purtroppo accaduto di avere figli vittime di bullismo, ma questa è stata la nostra esperienza e anche se parlarne non è piacevole, pensiamo che sia giusto farlo e la lettera accorata di una nonna ce ne offre l’occasione. 

Nostra figlia è stata bullizzata, umiliata e isolata e nonostante gli incontri avuti sia con gli insegnanti (assolutamente non preparati e completamente inadeguati ad affrontare la situazione) sia con i dirigenti, la situazione non ha avuto alcun sviluppo positivo per nostra figlia.

Sicuramente non è facile gestire queste situazioni delicate da tutti i punti i vista, ma deve pur esserci un modo per provare ad arginarle. La scuola deve in tutti modi e con ogni mezzo contrastare questi atti vigliacchi e i genitori dei figli che bullizzano devono essere messi a conoscenza dei comportamenti tenuti dai loro figli e delle conseguenze che detti comportamenti causano agli altri.

Per quanto riguarda il nostro caso possiamo dire che, a parole, sia gli insegnanti sia la scuola ci avevano fatto ben sperare. Nei fatti poi le cose non sono state assolutamente corrispondenti alle parole spese; anzi, il fatto di aver informato della situazione  il pediatra di nostra figlia, non fu a loro per niente gradito. E se a questo si aggiunge che uno dei bulli, maschi e femmine, era figlio di una insegnante allora la faccenda si complica; sono cose che mal si dicono ad una collega.

Fortunatamente il tempo passa e anche se con la tristezza nel cuore e con il magone fisso per quanto stavamo passando, abbiamo visto, finalmente, nostra figlia uscire dalla scuola media e affrontare una scuola superiore con una forza che per noi era impensabile.

Il trascorso non è stato dimenticato anche se viene accuratamente evitato di parlarne, Certo, tanti avranno un felice ricordo delle medie, per noi è stato un vero inferno e ci siamo sentiti veramente soli, ci è sembrato quasi che la scuola volesse quasi ribaltare la situazione in modo da far apparire come se il problema fossimo noi. In fin dei conti è più facile affrontare una famiglia che sanare una complessa situazione.

Siamo, nonostante tutto, ottimisti e non dubitiamo della bontà delle azioni che la scuola intraprende per cercare di contrastare questo vigliacchissimo fenomeno, ma vorremmo che le risposte fossero più incisive e che chi deve pagare finalmente paghi.

Distinti saluti.
Due genitori. 

Lascia un commento
stai rispondendo a