Era letteralmente un fiume di persone quello che si è riversato sulla Bolognese al termine del concerto al Musart festival al Parco Mediceo di Pratolino. Un fiume accorso da mezza Toscana per assistere all’incontro di due colossi, quello dell’appennino realizzato dal Giambologna e l’altro, colosso indiscusso della musica italiana, la straordinaria Loredana Bertè che, con il suo “Ribelle tour 2025” sta totalizzando una serie di sold-out incredibili.
L’enorme statua sembrava concentrata a guardare il palco in attesa della “Ribelle” che si è presentata in scena con “Jazz” e da quel momento è stato un susseguirsi di musica ed applausi, anzi, più che applausi, Ovazioni, perché lei non ha “Una” canzone che la identifichi, tutte le sue canzoni sono successi e solo lei può renderle talmente speciali da essere attualissime nonostante qualcuna abbia più di quarant’anni. “Il mare d’inverno” “Una stupida scusa” con i Boomdabash, “Una sera che piove” “Che sogno incredibile” con Emma, poi dedica una parentesi a Pino Daniele con la dolcissima “Buongiorno anche a te” “Io resto senza vento” un commovente momento dedicato alla sorella Mia Martini con “Zona Venerdi” e “Mufida” poi lascia la scena ad Aida Cooper (della quale vi consiglierei di ascoltare Kintsugi - Amica Mia il cd dedicato a Mimì) che si lancia in un medley rock che termina con “Proud Mary” tra le acclamazioni del pubblico che ormai apprezza l’interprete definita la Tina Turner italiana, quanto la protagonista del concerto, che al suo ritorno in scena infiamma gli spettatori con “Folle città” “La goccia” “Rap di fine secolo” “Cosa vuoi da me” “Figlia di…” e gli fa perdere il controllo per “Dedicato” seguito da “Non sono una signora” “Sei bellissima” “Questa sera non ti dico no” “e la luna bussò” (il pezzo del ‘79 che introdusse il reggae in Italia) ed ancora “In alto mare” per finire accompagnata da una bambina con tanto di striscione con scritto “Loredana sono pazza di te” e lanciarsi in “ Pazza di me” con il pubblico che aveva ormai abbandonato i posti a sedere per trasferirsi sotto il palco e dimostrale quanto tutti fossero “pazzi di lei” e probabilmente anche l’altro Colosso nel parco di Pratolino se il Giambologna non l’avesse scolpito in quella posizione avrebbe alzato le braccia ed avrebbe urlato che anche lui era pazzo di Loredana!


