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"Flashmob-ilità" a Rufina, buona la partecipazione al corteo

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Flashmob-ilità a Rufina, buona la partecipazione al corteo Flashmob-ilità a Rufina, buona la partecipazione al corteo © n.c.
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Rufina – Sabato (9 aprile) si è tenuta a Rufina “ Flashmob-ilità ”, manifestazione organizzata dal Segretario Comunale PD, Davide Majone per protestare contro i mancati interventi sul tratto di Strada Statale 67 che interessa il paese, in concomitanza con la notizia di analoghi lavori, che invece si terranno sì sulla stessa strada, ma sul di un altro tratto, quello Compiobbi-Sieci. Come diffonde ufficialmente la sezione locale PD, hanno partecipato oltre 150 persone al corteo che ha sfilato sugli attraversamenti pedonali, dando vita alla prima vera iniziativa politica di piazza su questo tema – come dice il Segretario Majone. La finalità reale e dichiarata non è stata tanto quella di ottenere lavori di manutenzione ordinaria, ma piuttosto di ottenere l’approvazione, in tempi celeri, di un progetto di variante che devii il traffico dell’arteria dal centro del paese. Sempre Majone sull’impatto che un intervento simile avrebbe sulla propria cittadinanza - ne va della possibilità dei nostri imprenditori e dei nostri produttori di accedere ad un sistema viario che allevi la differenza logistica tra la nostra valle ed altre aree della zona metropolitana. Si parla di posti di lavoro, di pianificazione strategica; si parla della possibilità per la nostra zona di coltivare le proprie eccellenze. Majone si dice soddisfatto del risultato in termini di seguito, e insiste sul fatto che soprattutto il tessuto economico e i giovani studenti pendolari risentano di queste carenze infrastrutturali. Continua ancora il Segretario - migliaia di macchine tagliano a metà la nostra comunità e rischiano, senza adeguati interventi, di tenere in ostaggio le fasce più deboli del nostro tessuto sociale. (…) Per loro abbiamo manifestato. La nostra redazione si era già occupata della faccenda a proposito del lancio di “Flashmob-ilità” e in occasione dell’annuncio da parte della prefettura dei lavori sul tratto Compiobbi-Sieci, e vi torniamo ancora oggi sull’argomento per la particolare “salienza”, non solo per i rufinesi ma per tutti i pendolari che transitano da e verso il Mugello. Purtroppo la mancata volontà da parte dei cittadini stessi di impegnarsi in tal senso nei decenni passati, assieme all’esclusione da parte di FS del tratto ferroviario che interessa la stessa direttrice della statale, dalle proprie priorità strategiche, ha generato una situazione in termini di mobilità quasi insostenibili, in termini di costi e tempi. Temi quali la mancata elettrificazione della linea di trasporto su ferro sono probabilmente da ricondurre alla mancanza di convenienza commerciale che l’operazione di adeguamento comporterebbe, e sono intrinsecamente connessi al tema del trasporto privato su gomma. Proprio lasciando così le cose si scarica tutti questi costi esclusivamente sui cittadini – dagli investimenti iniziali, alla manutenzione, al personale, etc. – convertendoli in costi sociali. E alle amministrazioni, si ricorda fatte di cittadini, rimangono i problemi.

 

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