Charlie Kirk © wikipedia
“Purtroppo per lui, seminatore di odio, violenza e razzismo, ha raccolto quello che ha seminato.
Era lui stesso a dire che occorreva sopportare qualche morto in più per poter mantenere il diritto degli americani di essere armati liberamente per difendere i diritti che Dio ha dato loro. Questa volta il morto è stato lui.”
Il vero odiatore era lui, Charlie Kirk, oppure il dissenso non è accettato?
Il confine sottile fra dissenso e odio è stato superato?
La frase riportata sopra è di una normalissima utente social ed è agghiacciante: davvero, anche nell’opinione di una qualsiasi signora Maria, l’uscire dall’allineamento al pensiero unico e manifestare dissenso può significare diventare bersaglio, persino delle pallottole.
Abbiamo perso il senso dell’umanità se non riusciamo a manifestare dispiacere per la morte di un ragazzo di 31 anni che, anche se aveva idee diverse dalle nostre, era un essere umano con il diritto di vivere e di vedere crescere i suoi figli piccoli.
Leggere “bene se l’è cercato” è agghiacciante, specie se questo pensiero è espresso da una donna.
Una freddezza sprezzante, figlia dell’odio ammantato di rabbia, di ideologie sopite dalla storia.
Perché seminare odio a chi difende le proprie idee?
Perché mettere nel mirino, non solo metaforicamente, chi non la pensa come noi?
Perché non riuscire ad accettare e comprendere che il confronto con chi ha idee diverse dalle nostre è solo un arricchimento?
Charlie Kirk poteva stare antipatico, ma questo non significa che per le sue idee dovesse morire.
Charlie Kirk aveva il coraggio di avere una sua idea e di difenderla.
Un’idea non allineata col pensiero comune e forse per questo scomoda?
L’odio porta solo al peggio, e quell’agghiacciante post che vi ho riportato all’inizio è frutto di campagne mediatiche che anestetizzano cervelli nel nome di un’ideologia politica manipolata da chi ci vuole tutti burattini uguali, allineati, ubbidienti e senz’anima.
Charlie non ci stava, ed è morto per questo.
Charlie vive in ogni persona che vuole essere libera di essere se stessa.


