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Cemento nel giardino al posto dell'area cani. Spunta un orrendo manufatto al giardino Caponnetto - FOTO

Draghi, Sirello, Chelli, Gandolfo (Fratelli d’Italia): “La sottostazione elettrica di Lungarno del Tempio è un cazzotto in un occhio.

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L'orrendo manufatto L'orrendo manufatto © comune di Firenze
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Tantissime le segnalazioni che abbiamo ricevuto dai residenti della zona del lungarno del Tempio e lungarno Colombo preoccupati per la mattanza del verde che sta coinvolgendo la zona per far posto alla tramvia.
Oltre al drammatico scempio della mattanza degli alberi in lungarno Colombo (articolo qui) e la colata di catrame al posto del vialetto ciottolato del giardino Caponetto ecco che, dopo il dimezzamento della frequentatrissima area cani dello stesso giardino spunta un orrendo manufatto in cemento armato, che quindi toglie ancora ulteriore spazio a verde al quartiere per far spazio a quella che dovrebbe essere la centralina elettrica della linea tramviaria 3.2.1.
Uno scempio peraltro in area fluviale che lascia esterefatti i residenti e non indifferenti i consiglieri Draghi, Sirello, Chelli, Gandolfo (Fratelli d’Italia) che insorgono anche loro.

Nel progetto della tramvia 3.2.1 ricordiamo sono previste tre sottostazioni elettriche (lungarno del Tempio, largo Guido Novello e al capolinea di Bagno a Ripoli). Tre infrastrutture che servono per alimentare la linea.
Nei giorni scorsi sollecitato come npi anche il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi è stato sul posto a fare un sopralluogo ed a constatare quanto sia davvero impattante un manufatto in cemento di quelle dimensioni.

“Non ci saremmo mai immaginati un edificio di quelle dimensioni a così pochi metri dall’Arno e dal ponte, possibile – si chiedono Alessandro Draghi, Angela Sirello, Matteo Chelli, Giovanni Gandolfoche né sovrintendenza né i beni paesaggistici abbiano sollevato dei dubbi?
Perché non è stata realizzata interrata, sotto il livello della strada, come in Piazza Libertà, al Parterre? 
Dove una volta sorgeva una grande area cani adesso sta prendendo forma un parallelepipedo di cemento che nulla ci azzecca con il contesto.
Fratelli d’Italia farà un accesso agli atti specifico per capire cosa non ha funzionato”. 


I fiorentini furiosi, scenderanno ancora in piazza il giorno 28 maggio alle 19 contro queste altre scellerate decisioni.

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