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Barberino e Scarperia. Operai a casa e turisti che non arrivano. I problemi del TPL e l'economia mugellana

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"Per il Mugello Valdisieve mancano 230mila euro per garantire questo livello pubblico locale su gomma; se non si trovano saremo costretti a nuovi tagli". Questo l'annuncio fatto nei giorni scorsi dall'assessore provinciale Giorgetti. Una dichiarazione che fa prevedere un futuro fosco per il trasporto su gomma in Mugello. E che rende ancora più attuale la nuova puntata della nostra rubrica L'INKiesta che analizza la situazione di Barberino e Scarperia.

I problemi del TPL non risparmiano nemmeno una delle zone più importanti del Mugello. A Barberino, i tagli rischiano di incidere negativamente sull’economia locale e soprattutto sui lavoratori. A Scarperia il turismo potrebbe subire un colpo letale, e uno dei “Borghi più belli d’Italia” rischia così di perdere la sua risorsa fondamentale. Le amministrazioni comunali corrono ai ripari, sempre più spesso costretti ad operare anche oltre i propri obblighi e doveri. Ma incombe lo spettro di nuovi tagli, questa volta irreparabili. Vediamo nel dettaglio le situazioni di criticità.

A Barberino i tagli di inizio anno si sono manifestati sorprendentemente anche nei collegamenti interni al capoluogo. In particolare ad essere colpiti sono stati i collegamenti tra il centro cittadino e le strutture della Associazione di Pubblica Assistenza M. Bouturlin; che si trovano a qualche chilometro di distanza e che svolgono attività sociali importantissime per tanti barberinesi non in grado di spostarsi autonomamente.

Per quanto riguarda le linee esterne, è a Galliano, l’importante frazione più lontana dal capoluogo comunale, che si sono concentrati i disagi. A oggi i gallianesi contano sulle dita di una mano le possibilità di un collegamento bus giornaliero con Barberino. E se si considerano sabato e giorni festivi, la mano resta drammaticamente chiusa. Bloccati in paese: è questa la prospettiva del weekend dei gallianesi che non dispongono di un mezzo proprio. Situazione che, come abbiamo visto negli scorsi articoli, si ritrova in molti altri piccoli centri mugellani (ad esempio Luco e Grezzano).

A livello di grandi direttrici di spostamento un importante blocco della mobilità deriva dalla sensibile riduzione delle corse di collegamento tra il capoluogo mugellano e la stazione ferroviaria di San Piero a Sieve. Dato che la ferrovia non è presente nei territori comunali di Barberino e Scarperia, è ovvio che un servizio bus in grado di collegare almeno i principali centri urbani alla rete ferroviaria costituisca una risorsa fondamentale per la mobilità della zona. E anche in questo caso, oltre ai tagli nei giorni feriali, il disservizio maggiore riguarda ancora sabati, domeniche e giorni festivi, in cui non è prevista nessuna corsa per tale collegamento.

Infine un altro importante esempio di come il pessimo stato di salute del TPL possa andare a contagiare anche altri importanti e vitali settori della vita quotidiana di tutti i suoi utenti. Si tratta della soppressione della corsa Barberino-Prato che permetteva lo spostamento ai lavoratori del turno serale della GKN, importante industria meccanica pratese presso cui lavorano molti mugellani. Una situazione dunque molto grave, che rischiava di andare a compromettere definitivamente il già devastato mondo dei lavoratori pendolari, e in particolare i lavoratori dell’industria pratese, già martoriati dai colpi della crisi economica. Nonostante le richieste e le proteste la corsa non è stata ripristinata. Tuttavia l’alternativa la si è trovata in una corsa per San Piero, che permette così ai turnisti serali di poter accedere alla rete ferroviaria e raggiungere con tale mezzo il proprio posto di lavoro. Dunque la soluzione di un problema che patisce un ulteriore problema.

Il sindaco Carlo Zanieri ha seguito in prima persona le problematiche vicende del TPL del suo comune, e ha posto direttamente alla provincia (in accordo con le altre amministrazioni comunali mugellane) il problema di ripensare totalmente l’organizzazione del servizio. Ciò è tanto più vero se si considera la vastità del territorio comunale barberinese, l’assenza dell’importante alternativa della ferrovia al trasporto su gomma, e infine la particolare posizione geografica, che determina una forte attrazione da parte dell’hinterland industriale fiorentino e pratese. Solo un ripensamento generale e razionale del sistema TPL potrà quindi influire positivamente sullo sviluppo di un’area mugellana quanto mai importante dal punto di vista economico e sociale; da questo punto di vista dunque i tagli indiscriminati sono un colpo letale.

Anche a Scarperia è stato il primo cittadino Federico Ignesti a impegnarsi direttamente per risanare la situazione della mobilità all’indomani dei tagli. È importante però sottolineare che nel complesso panorama della rete di TPL mugellana, il territorio comunale di Scarperia riveste un ruolo marginale, trovandosi fuori dalle grandi direttrici di spostamento. Se a ciò si aggiunge il forte impegno messo dall’amministrazione comunale nell’arginare la crisi, lo scenario che si crea è sostanzialmente positivo. Attraverso un’opera di rielaborazione dei tagli imposti da provincia e AMV, i collegamenti con il capoluogo comunale (linea 305 Borgo San Lorenzo-Scarperia) sono stati mantenuti entro limiti accettabili, prevenendo dunque l’attuarsi di possibili forti disservizi. Certo, ancora una volta ci sono state situazioni irrisolvibili, e ancora una volta si è trattato delle corse nei giorni festivi. E la gravità di tale perdita si acuisce considerando, oltre alle legittime istanze della mobilità ordinaria, anche la mobilità legata al turismo, realtà davvero centrale per quei “Borghi più belli d’Italia” tra cui Scarperia rientra. Il turismo del finesettimana rischia così di manifestare forti perdite non potendo fare affidamento su servizi di trasporto pubblico, e le conseguenze ricadranno inevitabilmente sulla tenuta economica e di immagine di una delle maggiori bellezze mugellane.

Nei collegamenti con le frazioni le segnalazioni più forti pervenute al comune hanno riguardato le corse per Sant’Agata, e la linea di collegamento con Firenzuola, che interessa, oltre i firenzuolini, l’abitato di Ponzalla. Anche in questo caso la fortissima gravità dei disservizi paventata dall’iniziale prospettiva dei tagli è stata limitata dall’intervento diretto dell’amministrazione comunale. Una razionalizzazione delle eliminazioni e un totale complesso riconteggio dei chilometraggi da tagliare ha mantenuto la situazione fondamentalmente accettabile per gli scarperiesi, così che le segnalazioni al comune si sono ridotte quasi a zero. Ma nella prospettiva di quell’ulteriore 4% di tagli che è in procinto di abbattersi ancora sui servizi di TPL, anche questa situazione virtuosa rischia di essere compromessa. Il sindaco Ignesti ha ammesso di aver esaurito le risorse per trovare nuove soluzioni, e che quindi una nuova soppressioni di chilometri percorribili manderebbe all’aria il precario equilibrio su cui si regge la situazione accettabile di cui gli scarperiesi possono ora godere.

Infine un ulteriore intervento diretto del comune ha riguardato un altro problema legato ai tagli del TPL e alle possibili nuove riduzioni; si tratta della mancanza di un’informativa corretta sui nuovi orari delle corse, soprattutto presso le pensiline di attesa (problema attivo anche a Barberino e molti altri comuni). Il comune ha provveduto all’affissione della cartellonistica recante i nuovi orari presso le principali fermate e le bacheche. Tuttavia si tratta di una soluzione autonoma e spontanea che il comune ha voluto e effettivamente potuto mettere in atto; soluzione che colma una mancanza grave nell’adempimento del contratto di servizio da parte di AMV, ma che rischia anche di essere soluzione solo temporanea, in attesa delle nuove sforbiciate.

 

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