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Arrestati cinque cittadini a Firenze per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di stupefacenti

L’episodio è avvenuto nel contesto dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore della provincia di Firenze, con...

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Polizia - Immagine di repertorio Polizia - Immagine di repertorio © Fotocronache Germogli
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La Polizia di Stato di Firenze ha arrestato nella serata del 29 maggio cinque cittadini marocchini, di età compresa tra i 18 e i 41 anni, con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso. Uno di loro, un trentunenne, è stato inoltre denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’episodio è avvenuto nel contesto dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore della provincia di Firenze, con l’obiettivo di contrastare l’attività di spaccio. Gli agenti delle Volanti, transitando in via Mariti, hanno notato un gruppo di cittadini stranieri nel giardino comunale. Alla vista della pattuglia, il 31enne ha tentato la fuga, disfandosi durante l’inseguimento di un involucro contenente circa 320 grammi di hashish. Una volta bloccato, è stato trovato in possesso di ulteriori 19 grammi della stessa sostanza e di 400 euro in contanti.

Nel corso delle verifiche, gli altri quattro soggetti presenti hanno reagito con violenza all’arresto del connazionale, aggredendo gli agenti con calci, pugni e spintoni nel tentativo di favorirne la fuga. Anche il trentunenne fermato ha opposto resistenza, scalciando e dimenandosi. Grazie all’intervento di rinforzi della Polizia di Stato, la situazione è stata riportata sotto controllo e i cinque sono stati condotti in stato di arresto.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, gli arrestati compariranno questa mattina davanti al giudice per il rito direttissimo. Tre agenti di polizia hanno riportato lesioni: due con prognosi di cinque giorni e uno con sette giorni.

Si ricorda che le accuse nei confronti degli indagati dovranno essere verificate nel corso del procedimento giudiziario e che, fino a sentenza definitiva, vige il principio della presunzione di innocenza.

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