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Affitti brevi, gli imprenditori del settore: "A Firenze i controlli vengono fatti anche negli hotel con il self check in?”

Fagnoni, presidente di Property Managers Italia: “Bene le sanzioni per chi non rispetta le regole, ma no alla disparità di trattamento.

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Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia © Facebook
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“Il Comune di Firenze si dice impegnato a intensificare i controlli sugli affitti brevi, con oltre mille sanzioni in quattro mesi. Bene: la legalità va sempre rispettata e noi siamo stati i primi a dirlo. Domanda è una sola: gli stessi controlli vengono fatti anche agli hotel che adottano il self check in?”.
A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, commentando il bilancio delle attività di controllo sulle locazioni turistiche comunicato dal Comune di Firenze.

“Basta una semplice ricerca su internet per sapere che a Firenze ci sono almeno venti strutture alberghiere che adottano modelli di self check in: codici via email o WhatsApp, totem automatici all’ingresso, concierge virtuali e accessi con tastierino numerico – spiega Fagnoni - senza personale fisico in sede o con presenza limitata a poche ore del giorno”.

“Ci chiediamo e chiediamo al Comune: anche in questi casi i vigili vanno a controllare se ci sono i manuali multilingua, le istruzioni per la raccolta differenziata o la segnaletica per la sicurezza, così come viene richiesto alle attività extra-alberghiere? Il dubbio viene – continua il presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence – perché a leggere il regolamento comunale, sembra che le uniche attività soggette alla revoca dell’autorizzazione in caso di irregolarità siano proprio gli affitti brevi. È una disparità che non possiamo accettare”.

“Non stiamo chiedendo sconti o zone franche per nessuno. Chiediamo solo che le regole siano le stesse per tutti – dice Fagnoni - perché la concorrenza deve essere leale e trasparente, a prescindere dalla forma giuridica dell’attività”.

“Il settore degli affitti brevi rappresenta una parte vitale dell’economia turistica fiorentina. Siamo i primi a volere legalità e rispetto delle norme – conclude Fagnoni – ma pretendiamo che lo stesso principio valga anche per le strutture alberghiere e le catene internazionali che operano con sistemi automatizzati”.

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