(34esima puntata). Una delle collinette più ameno del Mugello è senza ombra di dubbio la collina detta di San Donnino, dov’è ubicato un grazioso Oratorio dedicato a San Dionisio, proprio davanti al cancello principale d’ingresso alla Villa Romanelli a Le Pergole sulla strada verso Luco di Mugello.
E proprio questo antichissimo Oratorio, dove si gode un inimitabile panorama che spazia da nord a sud, da est a ovest, circondati da diverse alberature, per quasi 4 secoli è stato all’interno il luogo delle sepolture prima della famiglia Pitti, quindi Pitti Gaddi, successivamente Fiorini ed infine dal ‘700 fino a metà ‘900 della famiglia Romanelli, imparentata con i Fiorelli degli Ochi sopra Sagginale.
Sia il Chini che il Niccolai, nelle loro insuperabili storie sul Mugello, ricordano che la cupoletta fu decorata ed affrescata dal pittore Nicodemo Ferrucci di Firenze. La storia ci racconta che a poca distanza da San Donnino c’era una antica chiesetta detta di San Donnino al Paradiso della quale furono dissotterrati i ruderi del campanile, mentre una statua equestre fu adoprata nella costruzione di una casa colonica (!!); chissà quale sarà.
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Dato che siamo in tema pasquale, ricordiamo che il lunedi dell’Angelo detto di Pasquetta, le famiglie borghigiane che abitavano a Nord Est del paese, si recavano a far merenda nei prati antistanti San Donnino, così come facevano i proprietari e come dimostrano le stupende immagini che ci ha lasciato l’avv. Giuseppe Ungania. Buona Pasqua a tutti i nostri lettori.
Foto 1: L’antico Oratorio di San Donnino
Foto 2: I signori Romanelli e Fiorelli davanti all’Oratorio di San Donnino
Foto 3: La comparazione in questo aprile del 2022