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Da Antonio (11 marzo 1920) a Martino (11 marzo 2020). Una bella storia mugellana

Aldo Giovannini ha scovato un'altra appassionante vicenda

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Da Antonio (11 marzo 1920) a Martino (11 marzo 2020). Una bella storia mugellana Da Antonio (11 marzo 1920) a Martino (11 marzo 2020). Una bella storia mugellana
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Mentre eravamo intenti a ricercare quelli che sono stati i momenti tragici del nostro Mugello per le epidemie che si sono susseguite fra ‘800 e ‘900, ecco giungere sul nostro portale di Ok!Mugello la bella notizia della nascita nel Reparto della Maternità dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo di un bel bambino di nome Martino Adani, per la gioia di mamma Laura, di babbo Virginio, del fratellino Edoardo e tutti i congiunti (clicca qui per l'articolo di OK!Mugello sulla nascita).
Davvero un raggio di sole ha illuminato i giorni tristi che stiamo vivendo per questa stramaledetta epidemia che ha colpito la nostra terra, l’Italia e il mondo intero. Mentre, come sopra scritto cercavamo fra i nostri documenti quel che avvenne 100 anni orsono, in occasione dell’altrettanto nefasta epidemia della “febbre spagnola” che causò la morte di circa 50 milioni di persone, proprio l’11 marzo del 1920, - cento anni orsono - nacque in una baracca in legno costruita dopo il tremendo terremoto del 29 giugno 1919, un maschietto; si chiamava Antonio Jandelli, quinto di sei figli di Ugo e di Margherita Cantini.
Il nostro Antonio ricordato come il “ciocca” crebbe robusto, si formò una famiglia unendosi in matrimonio nel 1941 con Lauretta Boni e potè raccontare ai suoi figli e ai suoi nipoti quella che è stata la sua vita. Un augurio al piccolo Martino che possa anche lui raccontare ai suoi discendenti le vicissitudini del terzo Millennio e la gioia, con la sua nascita, che ha donato a tutti i suoi cari.
Evviva.
Nella foto: Antonio Jandelli nacque l’11 marzo del 1920 in una di queste baracche dove abitva la sua famiglia, costruite dopo il terremoto del 29 giugno del 1919 nell’attuale viale IV Novembre. .

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