Memorie di Moscheta. La scuola
Dopo il "Paesaggio dell'infanzia" (qui) e "il Gioco" (qui) che ci hanno permesso di avere uno scorcio sull'infanzia, questa settimana scopriamo con i testimoni di un'epoca, come era la scuola ai tempi del popolo di Moscheta. Poter seguire la scuola era veramente faticoso. Era lontana da casa e molto spesso veniva frequentata a giorni alterni, fratelli e cugini si scambiavano per poter portare ogni giorno gli animali al pascolo. Le maestre erano poche e gli alunni tanti. Insomma, a scuola "ci s'andava poco e male". Un progetto realizzato dal Museo del Paesaggio Storico e dell’Appennino per riscoprire realtà poco conosciute ma non lontane nello spazio e nel tempo. Un reperto storico, a nostro avviso, che merita di essere promosso e che con molto piacere rilanciamo per non perdere testimonianze umane e ambientali preziose. Nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, tra Firenze, Imola e Bologna, a 600 metri di quota e immersa in boschi secolari di castagni, querce e faggi, sorge l’antica Badia vallombrosana di Moscheta, fondata nel 1034 da San Giovanni Gualberto ed ora di proprietà della regione Toscana. [googlemaps https://www.google.com/maps/embed?pb=!1m18!1m12!1m3!1d2866.4196116514636!2d11.42163195003595!3d44.07469197900659!2m3!1f0!2f0!3f0!3m2!1i1024!2i768!4f13.1!3m3!1m2!1s0x132b1ec8dc6860fd%3A0xca6daec8643aedf7!2sBadia+di+Moscheta!5e0!3m2!1sit!2sit!4v1472407576515&w=600&h=450]
