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Notizie sociali e civili del Mugello nell'800

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tratte dal diario manoscritto di Pio Chini (n.1839- m.1910)

Settima parte: anno 1847. (la fondazione della Misericordia di Borgo)


Nei prim’ordi dell’anno 1847 mi ricordo di aver visto l’inaugurazione della Confraternita di Misericordia del Borgo, che dalla Chiesa vecchia dei Frati dè Neri (il Chini si riferisce alla Chiesa di San Francesco, dove la nascente associazione di volontariato cristiano ebbe la prima sede grazie alla munificenza della nobil famiglia Negrotto Cambiaso, proprietari di tutto il complesso monumentale francescano - ndr), venne in processione, la mattina di San Giuseppe, all’Oratorio di Sant’Omobono, perché doveva officiare costì (nel 1997 in occasione del 150° anniversario della fondazione, un lungo corteo rifece lo stesso percorso di allora – ndr), come pure tutti gli anni. Ne furono fondatori anche il Prete Gherardi, liberale, che poi rivoltò la giubba e divenne uno dei più accesi codini ( il mondo non è mai cambiato; il colore della giubba cambia sovente volte a secondo delle opportunità. Basti vedere quel che succede anche in questo 2010! – ndr) e anche il prete Amerigo Pieri, che gli lasciò, al Gherardi, anco una casa e un bell’orto! (segue)

Nella foto  : Anno 1997. Rievocazione storica in occasione del 150° Anniversario della fondazione della Confraternita di Misericordia di Borgo San Lorenzo; un lungo corteo di incappucciati dalla chiesa di San Francesco si porta all’Oratorio di Sant’Omobono.

 

ANEDDOTI E NOTIZIOLE DI PERSONAGGI MUGELLANI

carnaccia”, il “pampanoni” e il fattore di Viterete (1923 ca.)


Nanni Santoni detto “carnaccia” artigiano in piazza del Poggio a Borgo San Lorenzo doveva riportare un lavoro in legno e ferro alla fattoria di Viterete della famiglia Rosselli Del Turco, facendosi aiutare per il trasporto con il barroccino da Carlo Ferrini detto il “pampanoni”, piccolo fruttivendolo vicino alla Sieve. Si incamminarono, ma la fame si faceva sentire e in quei tempi di grande miseria speravano che giunti a destinazione, oltre a riscuotere quelle tre palanche, avessero la fortuna di mettere qualcosa sotto i denti. Ed infatti dopo aver scaricato la merce, il fattore si avvicinò ai due borghigiani e chiese loro se volevano, o un bicchiere di vino rosso o un pezzo di pane, a scelta: “ – forse è meglio far la zuppa –“, gli risposero in coro il buon “carnaccia” e il “pampanoni !!

Nella foto : L’antica Villa Rosselli del Turco, già Marucelli, (fondatori della Biblioteca “Marucelliana” in via Cavour a Firenze), attualmente Martiri Lapi, a Viterete

(Archivio storico fotografico di Aldo Giovannini – copyright 2010)

 

 

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