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Dieci domande a …. Il sindaco di Palazzuolo sul Senio

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Cristian Menghetti, nato a Faenza il 25 giugno 1978, è Dottore Agronomo Forestale. Dalla primavera 2009 è anche sindaco di Palazzuolo sul Senio; uno dei tra centri dell’Alto Mugello.

1) Lei e la sua Giunta avete vinto le elezioni e vi siete sostituiti ad un’amministrazione, quella di Paola Cavini, guidata da una lista civica. La gente aveva chiesto un cambiamento?

 

Più che altro è stato un ritorno del centro sinistra. Alle precedenti elezioni la lista civica ‘Semplicemente Palazzuolo’ aveva ottenuto il 35% dei consensi; mentre il centro sinistra si era presentato diviso. Da qui lo spazio conquistato dalla lista. Dopo cinque anni, però, possiamo dire che la vera svolta, più che il tornare al governo del paese, è stata sulla figura del sindaco. Finora erano stati tutti ‘sindaci pensionati’ e invece questa volta molti giovani palazzuolesi si sono affacciati alla politica.

2) Ora Palazzuolo è l’unico comune di centro sinistra in Alto Mugello. Mentre Marradi e Firenzuola sono guidati da formazioni che si ispirano ai valori del centro destra e moderati. Vi sentite ‘circondati’?

No, anzi. Abbiamo un ottimo rapporto di vicinato. E con Marradi anche delle gestioni associate. Vorrei sottolineare, a questo proposito, che l’Alto Mugello è un prezioso bacino di voti per il centro sinistra. Nonostante i risultati delle amministrative. In questo caso, infatti, il voto si basa più sulla persona che sul partito.

3) Quali sono le difficoltà che incontra oggi un Comune Montano?

Sono dovute principalmente al governo del territorio da parte dello Stato. Dobbiamo condurre infatti una continua battaglia per ribadire la ‘montanità’ ed i disagi dovuti alla morfologia del territorio. Fortunatamente troviamo un sostegno nella Comunità Montana e nell’Uncem Toscana.

4) Qual è la situazione dei servizi nelle frazioni?

Le nostre frazioni sono molto piccole; quasi dei gruppi di case. Per questo non hanno servizi autonomi. Ci concentriamo invece sul capoluogo. Anche la scuola, ad esempio, è in realtà un distaccamento di Marradi. Certo, ci dobbiamo confrontare con i continui tagli; ma nonostante questo riusciamo a garantire lo standard del servizio. Certo, oltre ad un buon servizio sul capoluogo ci vuole il contatto con il territorio; e cerchiamo di ottenerlo, ad esempio, anche attraverso l’ufficio mobile della Polizia Municipale in gestione associata.

5) Continuiamo a parlare appunto di contatto con il territorio. Per i trasporti qual è la situazione?

In questo caso il problema maggiore è dato dalla promiscuità con un’altra regione. E dalla distanza con Marradi e quindi con la stazione ferroviaria (12 chilometri). Per non rimanere isolati dovremo continuare a garantire l’interoperatività con l’Emilia e con la stazione di Marradi.

6) Parliamo di Campanara e del piano di recupero che la interessa

Come molti sanno, gli immobili di Campanara sono stati sgomberati a giugno; e poi sono stati messi i sigilli in gennaio. Il bando per il recupero, ora, è rivolto a tutti i cittadini in possesso di determinati requisiti; che si impegnino a prendere la residenza e a costituirsi in cooperativa.
Siamo anche riusciti a far inserire un passaggio intermedio; in base al quale insieme alla Comunità Montana valuteremo i progetti. Prima ci sarà una manifestazione d’interesse da parte degli interessati, e sarà scelto un progetto. Poi sarà fatto un altro bando per stabilire chi realizzerà il progetto scelto; e non è detto che si tratti dello stesso soggetto che lo ha presentato.

7) Parliamo di urbanistica

Il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico nel nostro comune sono stati approvati nel 1999. Ora il responsabile dell’Ufficio Tecnico è intenzionato a mettere in approvazione il Regolamento Edilizio Comune della Comunità Montana; per avere procedure omogenee.
In questi anni c’è stato lo sviluppo di una nuova area residenziale nella frazione di Quadalto. Nel capoluogo, invece, l’urbanistica è rimasta invariata; perché il Piano Strutturale è basato sulla tutela del paesaggio; e non sono previste nuove lottizzazioni.

8) Parliamo di sociale…

Per fortuna il nostro assetto economico non ha riportato grandi ripercussioni dalla crisi economica in atto. Per il sociale la nostra gestione più diretta è quella della casa di riposo. Si tratta di un servizio funzionale e da mantenere.
Abbiamo riscontrato invece difficoltà ad individuare una figura stabile in grado di gestire i contatti con i cittadini. Per questo abbiamo avviato una gestione associata con Marradi per la figura dell’assistente sociale. Ora quindi disponiamo di una figura con la quale i cittadini potranno avere un rapporto diretto.
Infine un servizio da implementare, vista anche la demografia, sarà quello dell’assistenza domiciliare agli anziani.

9) E il turismo?

Negli ultimi anni è stato svolto un grande lavoro dalla Pro Loco. Che si è ricostituita in un gruppo forte, competente e ricco di iniziativa. Ora il lavoro da fare sarà rivedere l’impostazione turistica. Infatti da diversi anni è cambiato il tipo di turismo che viene a Palazzuolo. Non si tratta più di vacanzieri ‘da casa in affitto’; ma piuttosto visitatori ‘mordi e fuggi’.

10) Ora una domanda che facciamo a tutti i sindaci. E cioè la richiesta di svolgere una piccola analisi della situazione politica nel proprio comune

A Palazzuolo abbiamo un elettorato tendenzialmente di centro sinistra. E al suo interno troviamo ex Ds ed ex Margherita; ora costituiti nel Pd. Come formazione costituita abbiamo poi il Partito Socialista; mentre gli altri, pur avendo consenso, non sono organizzati. La lista Semplicemente Palazzuolo, infine, iniziata come esperienza di vera Lista Civica, è poi progressivamente scivolata verso le posizioni del centro – destra.

 

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