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Dieci domande a... il sindaco di San Piero a Sieve

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Il Sindaco di San Piero a Sieve, Marco Semplici, è stato eletto nelle elezioni amministrative del mese di Giugno 2009. E' al suo primo mandato, e succede ad Alessia Ballini.

1) Siete insediati dalla scorsa primavera. Quali sono i punti di contatto e di continuità con la precedente amministrazione?

Certamente l’idealità e l’appartenenza al centrosinistra. Si tratta comunque di un discorso ampio. Quello che abbiamo cercato di fare in questi primi sette mesi è stato di accentuare gli incontri e la comunicazione con i cittadini. Poi, certo, ci siamo trovati ad affrontare scelte e problemi diversi dai nostri predecessori.

2) E la discontinuità?

Ogni amministrazione si distingue per avere dei tratti propri. Quello che noi portiamo avanti, come detto, è cercare di avere contatti con i cittadini. E quindi ci affidiamo, ad esempio, allo strumento dei comunicati (che usiamo spesso) o agli incontri con la popolazione. Si tratta comunque di modalità che erano già in uso; semmai le abbiamo solo accentuate. Nel caso del Regolamento Urbanistico, poi, cerchiamo di accentuare il riutilizzo del territorio e le ristrutturazioni.

3) Parliamo proprio di Regolamento Urbanistico e di urbanistica

A San Piero abbiamo adottato il Regolamento Urbanistico nella primavera del 2009. Si è trattato di un lavoro molto lungo basato su ben 68 osservazioni. Un lavoro che ora è quasi terminato; e presto si potrà procedere all’approvazione. Siamo infatti nella fase finale dell’analisi delle Commissioni Consiliari e del Forum dei Cittadini. L’approvazione dovrebbe arrivare, pensiamo, entro la metà di marzo. Per quanto riguarda l’assetto di Via Provinciale, molto discusso, l’amministrazione ha organizzato prima di Natale un’assemblea sul progetto. Noi, che al memento stiamo aspettando di risolvere le ultime questioni con la Provincia di Firenze, riteniamo di risolvere il problema del traffico con l’utilizzo delle rotonde. Proprio per questo abbiamo chiesto ad Autostrade fondi per 500mila euro (che spettano al comune dalla Variante di Valico ndr). Di questi 300mila sono usati per la scuola materna e il resto serviranno a sistemare la Via Provinciale.

4) Parlando di San Piero a Sieve non si può non parlare del fiume Carza…

Indubbiamente si tratta di una vicenda che ogni estate torna ad essere un problema grave. Una vicenda iniziata nel 2006; da quando non ci sono più i rilasci in galleria. Appena insediati ci siamo subito impegnati per trovare una soluzione. Il 2 settembre scorso la Regione ha presentato un progetto per realizzare un invaso in località Vitereto, sul torrente Carzola. Un lavoro molto ambizioso; che ancora sta aspettando la soluzione di aspetti legali per ottenere il finanziamento. Noi invece stiamo lavorando con Provincia di Firenze per trovare delle soluzioni provvisorie.

5) E sul sociale quali sono i vostri impegni?

Si tratta certamente di un punto fondamentale; nel quale devo dire che agiamo in continuità con chi ci ha preceduto. È una grande soddisfazione l’ampliamento della scuola materna e poter proseguire con l’esperienza di Panpepato (il nido localizzato nell’area di Pianvallico ndr). Proprio per questo nei prossimi mesi ci sarà un bando per la gestione. Poi i nuovi uffici e l’auditorium della scuola primaria; che hanno permesso di liberare stanze per le aule. Ora, certo, dovremo intervenire su alcuni adeguamenti antisismici. Da aprile partirà la nuova Società della Salute. Si tratta di un investimento forte; che permetterà di gestire i servizi sociali su scala integrata. Certo, la situazione rimane difficile  per la crisi economica. Per questo il sindaco di San Piero ha tagliato la propria indennità del 75%. Ne deriva un fondo di circa 20mila euro, che vengono destinati alle persone in difficoltà.

6) Ha fatto molto discutere il progetto relativo ad una pista ciclabile intorno alla Fortezza di San Martino…

La Fortezza, come tutti sanno, è un monumento acquistato dai privati; ma, in tutti questi anni, molto sentito dai cittadini. A partire proprio dalla scorsa estate, la proprietà ha avviato lavori sia all’interno che all’esterno e due terzi delle mura sono già pulite. C’è anche, sempre da parte del privato, il progetto preliminare per la ristrutturazione del ‘mastio’.

7) Ma il progetto del Comune?

La Regione Toscana ha predisposto un bando partecipato su interventi culturali. Per ora, in merito, abbiamo notizie positive ma da confermare. Sono stati dichiarati ammissibili il restauro del convento del Bosco Ai Frati (800mila euro totali, contributo regionale di 522mila e il resto a carico della proprietà del convento o dei privati). Anche il nostro progetto per la Fortezza è stato giudicato ammissibile e, su 968mila euro totali, il contributo sarà di 581mila. Il Comune quindi, nel caso, dovrà reperire circa 400mila euro. Per ora però si tratta solo di un progetto preliminare. Cercheremo, nel caso, di sfruttare l’opportunità senza gravare sul bilancio comunale. Saranno da valutare, ad esempio, il rapporto con la proprietà, con la Comunità Montana ed eventuali sponsor.

8) Qual è il rapporto con le frazioni? C’è il rischio, per la loro struttura, che diventino paesi dormitorio?

San Piero a Sieve, per estensione, è il Comune più piccolo del Mugello. In questo caso potremmo sembrare avvantaggiati ma ne consegue un rapporto tutto particolare con le frazioni; e per questo il rischio ‘dormitorio’ è sempre presente. Però abbiamo anche delle potenzialità. A Tagliaferro, ad esempio, c’è un nuovo insediamento molto interessante. Si potrebbe arrivare a costituire un piccolo Borgo. Proprio lì c’è poi la questione dell’immobile dell’ex scuola. Non possiamo escludere la vendita dello stabile; ma allo stato attuale non darebbe grosse entrate. Un progetto di recupero, invece, permetterebbe un uso sociale della struttura. Anche a Capomigliaio, come tutti sanno, c’è un nuovo insediamento molto importante; con 80 appartamenti. In quel caso abbiamo partecipato in forma associati con altri Comuni ad un bando per l’edilizia residenziale. Nel caso di aggiudicazione i fondi sarebbero destinati proprio ad una parte di questi alloggi.

9) E la presenza di stranieri a San Piero? E’ in crescita? E come sono integrati?

Abbiamo una popolazione totale di 4239 persone; cioè più 96 elementi rispetto al 2008. Le famiglie sono passate da 1684 a 1746. E anche gli stranieri sono in crescita: ora sono infatti 453; cioè il 10,7% del totale. I nostri uffici mettono molta attenzione e molta cura nei rapporti con queste persone. Ed abbiamo un importante lavoro di integrazione che inizia proprio dalle scuole.

10) Ultima domanda; uguale per tutti i sindaci. Come giudica la situazione politica del suo comune?

Negli ultimi anni, a livello nazionale, sono cambiati tutti i riferimenti. In Italia vedo un modo di confrontarsi nel quale non mi ritrovo. Il mio sforzo è quello di avvicinare le persone ad un modo di fare politica non urlato; ma parlato. Su San Piero posso dire che prosegue il processo di evoluzione del Partito Democratico. Io sono stato segretario di zona dei Ds dal 2002 al 2007 e oggi vedo elementi di discontinuità e di innovazione.
Nicola Di Renzone 


 

 

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