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Nessun dorma l'Autodromo del Mugello: fonte di reddito e di rumore

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Il Suono del Mugello Il Suono del Mugello © n.c.
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Un'appassionante lettera e un video, il tutto realizzato da una studentessa universitaria mugellana, che descrive il disagio provato da una parte di cittadini. Il Comitato "Il Suono del Mugello", protagonista di questo video, ribadisce ancora una volta che la loro battaglia non è quella di limitare o ridurre le attività dell'autodromo, ma bensì una pacifica coesistenza tra le legittime aspettative economiche e di vivibilità.

Tra le colline che circondano Firenze, il Mugello è una vallata caratterizzata da piccoli borghi e tanto verde che arriva fino al confine con l’Emilia Romagna. Qui si trova Scarperia, nominato uno dei borghi più belli d’Italia e famoso per la produzione di coltelli. Forse però, deve la sua vera fama alla presenza dell’Autodromo del Mugello, premiato per ben cinque volte come miglior circuito mondiale di motociclismo.

Una passione antica nella zona, infatti già dal 1914 al 1970 su questo territorio era presente il circuito stradale del Mugello, chiuso infine perché troppo pericoloso. I lavori per la costruzione del circuito vero e proprio iniziarono nel 1972, per terminare poi due anni dopo. Attualmente Ferrari S.p.A. è il proprietario del Mugello Circuit, unico nel suo genere, poiché immerso nel verde con la possibilità di campeggiarci all’interno. Grazie a questa caratteristica e alla bellezza della pista, molti appassionati di motociclismo amano questo autodromo, al quale, i piloti del calibro di Valentino Rossi riservano sempre belle parole.

Ogni anno agli inizi di giugno si svolge il campionato del mondo di moto GP, e il piccolo paese di poco più di 7.000 abitanti, si riempie di turisti provenienti da tutto il mondo. Durante la bella stagione sono altri gli eventi organizzati direttamente da Mugello Circuit, come il CIV (campionato italiano velocità) o il Ferrari Challenge. L’attività dell’autodromo però non si ferma qui: durante il periodo di attività che va solitamente da marzo a novembre, quasi quotidianamente il circuito viene affittato a gruppi di privati che dalle 9 alle 18 girano ininterrottamente con un’ora di pausa, non rispettando le regole stradali come l’uso del Db-killer per limitare le emissioni sonore nei limiti imposti dalla legge.

E’ proprio a causa del rumore continuo che un gruppo di cittadini due anni fa ha deciso di far sentire la propria voce e unirsi in un comitato chiamato “Il suono del Mugello”. Infatti, l’Autodromo del Mugello dal 2002 gode, unico in Italia, di una deroga illimitata al superamento dei valori limite delle emissioni acustiche, indicate come ammissibili dall’Agenzia Europea per l’Ambiente. La deroga oggi è passata da 305 a 260 giorni con un massimo di presenza contemporanea di 60 auto o 80 moto, ma il malcontento dei componenti del comitato rimane, e si trovano a lottare perché i giorni in deroga vengano diminuiti a un numero sano per la vivibilità della popolazione.

Chiedono inoltre misurazioni del rumore nelle proprietà private quando richiesto, di chi le richiede e che nei punti dove soffia il vento durante le giornate di attività in pista vengano installati fonometri mobili, che ad oggi esistono ma in posizioni prestabilite senza tener conto proprio dei venti, principale elemento della diffusione del suono.

La nascita del comitato è stata ritenuta minacciosa dalla maggior parte della popolazione, nel timore che l’intenzione fosse quella di far chiudere l’autodromo o di limitarne l’attività in modo irreversibile, compromettendone l’indotto economico. Così non è, come dice il logo stesso del comitato: I love di più se mi rispettasse di più.

Tra i membri c’è anche un appassionato di motociclismo che anni prima aveva frequentato l'autodromo, ma che trasferitosi a Scarperia, mai si sarebbe aspettato che il rumore fosse così forte e poco controllato. L'autodromo si trova in una zona di campagna, un piccolo angolo di paradiso fatto di campi, ricordi della seconda Guerra Mondiale (sull’appennino passava la linea Gotica), contadini, fungaioli, camminatori, animali e boschi. Pervaso però dal rumore di una grande città.

G.B

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Commenti 3
  • Gianni Pisaturo

    Ma dove vivi? Lo sai che che in certi giorni, con il favore del vento, il rumore intenso mi fa venire il mal di testa quando vado a lavorare nella mia campagna in via dei Tre Campi a Ponzalla. Occorre un po' di moderazione che farebbe a tutti.

    rispondi a Gianni Pisaturo
    gio 5 dicembre 2019 03:35
  • samuel vega

    è una vergogna pubblicare un video ARTEFATTO in questo modo ! E' giusto parlare del problema ma quando si presenta DOCUMENTAZIONE ARTEFATTA si passa subito il confine di correttezza portando subito a pensare al motivo REALE per cui venga fatta questa massima campagna.... RIFLETTETE GENTE

    rispondi a samuel vega
    gio 5 dicembre 2019 11:12
  • Mugelli Giampiero

    L' Autodromo del Mugello è una grande risorsa per il Mugello specialmente adesso con meno fabbriche e laboratori artigiani da lavoro a molte persone e non può chiudere cinque giorni su sette perché le spese che ha un impianto del genere costano migliaia di Euro al giorno. Sarebbe giusto trovare una soluzione perché viva l'Autodromo e gli abitanti che vivono intorno ad esso. i silenziatori nelle auto da pista sono montati perlomeno prima di entrare in pista vengono controllate. Comunque le soluzioni volendo con buona volontà e senso civico ci saranno perfar si che l'Autodromo lavori e dia lavoro e gli abitanti intorno possono vivere la giusta intimità e pace nelle loro case

    rispondi a Mugelli Giampiero
    gio 5 dicembre 2019 10:56