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Senza pelle. Viaggio di Gensini e Santoli nel male oscuro della depressione

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Ultima fatica letteraria di Ezio Alessio Gensini e Leonardo Santoli:  'Senza pelle”

Un viaggio con visione positiva attraverso il “male oscuro”. Un quaderno, che affronta sotto la visione positiva il male del secolo: la depressione. “Senza pelle” la depressione nella contemporaneità. Donne e uomini colpiti duramente che raccontano come hanno saputo “difendersi e dribblare” la depressione, e rinascere con la propria forza e convinzione.

    Ezio Alessio Gensini: “La depressione è l’indifferenza verso tutto ciò che di buono si è fatto. Ti coglie alle spalle senza preavviso, indifeso o forse senza voglia di difenderti”

    Leonardo Santoli: “In un perenne equilibrio e disequilibrio, corpi che fluttuano nel grande oceano della psiche”

    Quaderno realizzato con il patrocinio del Comune di Monzuno (Bo) e del Comune di Scarperia e San Piero (Fi). Vede l’illuminata introduzione dello psicologo Giancarlo Petri dal titolo “Ripartire – ripartenze oggi”, passando attraverso le poesie di Ezio Alessio Gensini, le opere pittoriche di Leonardo Santoli (ideatori e curatori dei “Quaderni”). Ossigeno, ma anche speranza e vita. Un percorso leggero attraverso un momento di vita molto difficile con un argomento discusso. 

            “Senza pelle” vede la prefazione di indirizzo psicologico a cura di Sara Simona Racalbuto dal titolo “Appunto, senza pelle”: “Questo non vuole e non può essere un trattato scientifico sulla patologia depressiva, non vuole essere neanche un trattato fenomenologico-esistenziale sulla condizione umana che comporta la deflessione del tono dell’umore. Sono delle riflessioni, suggestioni, sollecitazioni su quanto e come il trovarsi in una condizione di malattia metta non solo a rischio di vita l’essere umano, ma di come le condizioni di patologia comportino anche una ferita narcisistica e come per sopravvivere e superare tale condizioni necessitino importanti supporti professionali e umani, propri e altrui (…)”

            Segue la prefazione ad indirizzo legale: “Risvolti giuridici della depressione: qualche considerazione di carattere generale”, a cura delle ricercatrici del Consiglio Nazionale delle Ricerche Chiara Leggeri e Sara Conti. Che aprono la loro prefazione con: “La mente è il proprio luogo, e può fare un cielo dell'inferno, un inferno del cielo” di John Milton.

            Dopo un'accurata introduzione sanitaria e legale sul tema depressione, Ezio Alessio Gensini ha intervistato tre personaggi pubblici, colpiti da eventi devastanti, che hanno reagito e non si sono fatti avvolgere dalla depressione, cambiando radicalmente la propria vita emergendo a “nuova vita”.

“Tifare la vita al grido di non mollare mai”, il titolo dell’intervista a Federica Lisi Bovolenta, moglie del pallavolista Igor Bovolenta, un malore letale sul campo a Macerata nel 2012. Vedova con cinque figli non ha mollato, anzi. 

“La rocker” Pia Tuccitto, autrice, tra gli altri, di Vasco Rossi e Irene Grandi, ha raccontato le sue difficoltà che la vita gli ha imposto senza mai lasciarsi andare alla depressione. 

“Non sono un eroe, lotto per la vita”, il campione paralimpico Fabrizio Caselli, per gli amici “Misce”, è timido e riservato, nasce a Pelago (FI) il 17 novembre del 1968. Da sempre grande amante dello sport, è un sub, e praticando questa attività, nel 2000 subisce a Giannutri un incidente che gli fa perdere l'uso di entrambe le gambe. Gli viene diagnosticata una paraplegia da embolia subacquea. Poteva essere per lui la fine, la devastazione, la depressione. Invece niente, fin dal giorno dopo Fabrizio Caselli ha lottato per rinascere a nuova vita. Lo sport lo aiuta a superare la sua condizione e trovare la forza di rinascere e rimettersi in gioco, una motivazione forte di vita, oltre alla famiglia che gli è stata sempre accanto. Inizia a praticare l’hand-bike, ma anche il canottaggio e il bob. Partecipa alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 nel canottaggio.

"SENZA PELLE" a cura di Ezio Alessio Gensini e Leonardo Santoli - (Edizioni Torre di Babele).

            Il quaderno può essere richiesto a: [email protected].

 

 

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