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Allevamento da latte. Alcune proposte per questo momento difficile

La nota del vice coordinatore provinciale di Forza Italia Giannelli, che chiede alcune misure per i produttori, ricordando che quello del passaggio di mano della Mukki non è l'unico aspetto importante per il settore

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Mucca Mucca © Pixabay
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Spiega il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Giampaolo Giannelli: Tra i tanti settori maggiormente in sofferenza a causa della crisi economica connessa al diffondersi del Coronavirus, sicuramente uno dei principali è la zootecnia da latte - queste le parole di Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia -

A causa del calo dei consumi dovuto alla chiusura di bar, ristoranti, gelaterie, mense e alberghi, e più in generale alle restrizioni alla circolazione delle persone per contrastare la diffusione del coronavirus, sicuramente c'è una fisiologica contrazione del consumo, stimabile almneo in un 10-15 % - continua l'esponente azzurro.Anche l'export, che assorbe circa il 40% delle produzioni italiane, è in fase di forte rallentamento.

Si tratta di un settore - precisa Giannelli - che già prima dell'avvento del Coronavirus risentiva di una situazione problematica, in particolare per gli allevatori. Occorre ora che vi sia la buona volontà di tutti: le aziende di trasformazione non dovranno speculare, ma le stalle dovranno diminuire la produzione. Le aziende stanno anche avanzando proposte per impiegare il latte in eccesso (perchè una cosa deve essere ben chiara: gli animali vanno munti e le stalle ovviamente restano aperte!) . Tra le proposte quelle di trasformare il latte in Latte Uht,congelare le cagliate o derogare ai piani produttivi aumentando i volumi per i grandi formaggi Dop come Grana Padano e Parmigiano Reggiano. E per il futuro investimenti per realizzare impianti di polverizzazione.

Varie proposte dunque - prosegue Giannelli - sicuramente valide, ma che necessitano, tutte, di una cabina di regia nazionale, di un tavolo di concertazione, di un ruolo centrale del Governo.

ll governo inoltre, come chiedono i produttori, intervenga per favorire i comportamenti delle aziende italiane virtuose, aiutando coloro che acquistano dagli allevatori italiani. In un momento come questo, di piena emergenza, nel quale ogni giorno sono presenti regole straordinarie in deroga, lo stesso deve essere fatto in questo settore. Occorre tutelare i nostri produttori, i nostri consumatori, la qualità del prodotto, evitando di acquistare latte straniero, il cui prezzo è più basso per molte ragioni, dal costo della manodopera ai controlli.

In questa fase così particolare, occorre anche porre particolare attenzione a quanto sta acacdendo sul piano locale ad una eccellenza come la Mukki. Ricordiamo infatti che Centrale del latte d’Italia, nata dalla fusione tra Centrale del Latte di Torino e Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, è passata sotto il controllo della famiglia Mastrolia,

Una nuova proprietà "forte" quindi per la Mukki, la cui presenza crea apprensione nel microcosmo della produzione locale. Occorre, da parte della politica tutta, particolare attenzione affinchè si prosegua, anche con la nuova proprietà, all'utilizzo di latte locale, garanzia di qualità e di controllo di un prodotto sano.

Occorre quindi - conclude Giannelli - mantenere, sia per quanto riguarda Mukki che per tutti i produttori nazionali, il patrimonio produttivo interno. Per questo c'è un solo modo: produrre italiano, acquistare italiano!

Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia

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