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"Non voleva uccidere". Parla il legale del 16enne di Firenzuola

Ecco le dichiarazioni dell’avvocato Padovani su La Nazione di oggi

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Sopralluogo della scientifica dei carabinieri a Castel del Rio (sabatosera.it) Sopralluogo della scientifica dei carabinieri a Castel del Rio (sabatosera.it) © Isolapress
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Secondo i suoi legali, sentiti dal quotidiano La Nazione, il 16enne accusato di omicidio (che, lo ricordiamo, abita in una frazione di Firenzuola) sarebbe sconvolto e avrebbe spiegato che l’altra sera ai giardini di Castel del Rio non voleva uccidere (qui il nostro primo articolo).

Il minorenne, che si trova in custodia al centro per minorenni del Pratella di Bologna, avrebbe già confessato, in lacrime, di aver sferrato i fendenti al culmine di una rissa. E poi di aver buttato il coltello (con una lama di 9 centimetri) in un fosso in località Valsava; dove poi è stato ritrovato dai Carabinieri. 

Ma sarebbero al vaglio della magistratura minorile anche le posizioni di altri due ragazzini, loro di origine straniera, per cercare di fissare quale sia stato il loro coinvolgimento nella morte di Fabio Cappai. 

Il 16enne è assistito dall’avvocato Alberto Padovani. Il quale a La Nazione ha dichiarato: “Ha risposto a tutte le domande della Pm e ha indicato dove aveva gettato l’arma, un coltellino a serramanico che aveva con sè. È sconvolto, non voleva che succedesse quello che è successo”. Continua l’avvocato Padovani su La Nazione di oggi:

”Non voleva uccidere. Ora attendiamo le tappe del procedimento, mentre un pensiero va anche a chi  in questa tragedia ha perso un figlio”.

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