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Dante Ghibellino 2019. Una voce critica. Intervista ad Alessandro Manni

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Dante Ghibellino 2019. Una voce critica. Intervista ad Alessandro Manni Dante Ghibellino 2019. Una voce critica. Intervista ad Alessandro Manni © n.c.
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Se ieri (venerdì 12 luglio) abbiamo pubblicato il bilancio dell'amministrazione di San Godenzo sulla manifestazione del Dante Ghibellino (clicca qui), ora diamo spazio alla voce critica di Alessandro Manni, raccolta da questo articolo della nostra giornalista Lisa Baroncelli: Non la pensano proprio così i rappresentanti del gruppo Centrosinistra per San Godenzo che, domenica mattina hanno postato sul proprio profilo facebook un commento non molto positivo sull’appena avvenuta edizione culturale. Riportiamo a seguire le prime righe del post: “Un Dante Ghibellino…ino..ino, Ieri sera si è svolta a San Godenzo una nuova edizione del ‘Dante Ghibellino’. Una bella lettura, una buona cena, un bello spettacolo di fuoco… Ma… passare da due giorni di festa a quatto ore e mezza ci è sembrato un bel salto indietro!!” Abbiamo quindi pensato di intervistare Alessandro Manni, sindaco uscente e capogruppo del Centrosinistra per San Godenzo: Alessandro dal post del gruppo Centrosinistra per San Godenzo, uscito domenica 7 su facebook, percepiamo che non siete soddisfatti di come è stata organizzata la manifestazione, giusto? "Questa è una manifestazione che va avanti dal 1991 ci sono stati negli anni tanti momenti di difficoltà, nonostante tutto siamo sempre riusciti a coprire l’evento su due giornate. Tranne un anno in cui, il calendario di una partita dell’Italia ai Mondiali, ci portò su un giorno solo. Sinceramente, noi del gruppo centrosinistra non abbiamo capito per quale motivo si è scelto di ridurre la festa più importante per il paese a solo 4 ore di manifestazione e lo chiederemo nelle sedi istituzionali. I gruppi storici non sono stati neanche invitati… Per noi la manifestazione è importantissima dal punto di vista culturale, perché ricorda un evento avvenuto nel nostro territorio e riuscire a organizzarla su due giorni significa portare gente nel nostro comune. Persone che spendono nei nostri bar, che magari tornano per un soggiorno; persone che conoscono e si interessano di San Godenzo…" Pensi sia legato al fatto che si trattava di una prima esperienza per il nuovo sindaco? Oppure di mancanza di risorse? Soldi, fondi… "Non lo sappiamo. Anch’io mi sono trovato ad organizzare il Dante Ghibellino nel mio ‘anno zero’, quando prima non ero ancora sindaco. In quell’occasione mi sono informato da chi lo aveva fatto prima di me. Così avrebbero dovuto fare anche loro. Le mie critiche vogliono essere costruttive, per un futuro, perché io ho passato la mia vita nelle associazioni e nelle feste di San Godenzo. Cinquant’anni per il mio piccolo paese. Per quanto riguarda i fondi, non credo e ti rispondo anche su questo: noi, come passata amministrazione, avevamo fatto domanda per i contributi ai vari Enti. Quest’anno avevamo avuto la risposta positiva da Publiacqua che ha devoluto una cifra di 3.500 euro. Non so se l’Ente Parco ha dato qualcosa… però anche solo con quelle risorse si poteva fare di più e meglio, a mio avviso". La sera del 6 eravamo in diversi in paese a dire con rammarico che: ‘ormai questa festa è finita’…commentando il corteo di 30-40 persone nei 30 m di strada fatti.. Secondo noi la manifestazione poteva riuscire meglio, semplicemente con maggiore impegno dell’amministrazione. Qualcuno dei compaesani all’interno della Pro Loco se l’è presa, perché purtroppo non è stata capita la mia critica che voleva essere costruttiva. Noi come Centrosinistra per San Godenzo, non ce l’abbiamo con la Pro Loco, anzi…a loro i nostri più sentiti ringraziamenti come già precedentemente fatto. Mia intenzione era, e lo ribadisco qui, ricordare che sia nei periodi di ‘vacche grasse come in quelli di vacche magre’, passami il termine…, non abbiamo mai tagliato sulla manifestazione. Sono sempre stati due giorni pieni per le ragioni che ti ho spiegato prima. Qual è stata la partecipazione delle cittadinanza alla manifestazione? Quest’edizione ha visto la partecipazione di persone che in 30 anni di manifestazione non avevo mai visto, anzi.. che avevo sentito denigrarla. Purtroppo, si sa, in un piccolo comune ci si schiera con i cambi amministrativi. Io ritengo che anche in questo bisogna fare un passo in avanti. Per quello che mi riguarda, nei prossimi anni mi renderò disponibile come sempre. Per il bene del paese non bisogna vedersi come amministrazione e opposizione ma impegnarsi affinché si riesca a raggiungere buoni risultati. Uno può fare l’opposizione e dire no a tutto quello che viene proposto. Non è, e non sarà la mia linea. Voglio che passi il concetto che, una critica può essere positiva per chi amministra. Sulla partecipazione alla manifestazione dall’esterno? Non è partita una buona macchina pubblicitaria e ci sono state poche persone rispetto a quelle che potevano esserci. E’ stata una manifestazione solo per gli abitanti di San Godenzo. Un’ultima domanda: il vostro post continua criticando il fatto che al posto del premio tradizionale ad associazioni o persone, si è preferito apporre la targa al Ponte del Cicaleto. Un ponte che, come avete precisato nel post: “..sembra sia stato scoperto ieri, ma è stato riscoperto da diversi anni grazie alla collaborazione con i carabinieri in congedo e dove già si sono tenute iniziative”. Cosa non è andato nella scelta fatta? Un ‘gesto simbolico’ che, a mio avviso, non corrisponde a dare un premio e io vorrei sapere se il premio si ridarà o meno nelle prossime edizioni. Vorrei, inoltre, sapere se si pensa sia stato una sciocchezza darlo in questi 30 anni (il premio ha sempre avuto la valenza di sottolineare l’impegno di qualcuno) e per quale motivo è stato deciso di toglierlo. In più, come amministratore uscente, mi ha dato noia la presentazione del Ponte del Cicaleto come se fosse stata una scoperta di pochi giorni prima... Noi ci abbiamo lavorato da anni! Come non è giusto fare un’opposizione ottusa, viceversa, penso sia giusto che anche l’amministrazione non sia ottusa. In un contesto come il nostro è giusto che venga riconosciuto anche quello che è stato fatto di buono da chi c’è stato prima di noi, sennò non si arriva a niente. Io sarò un’opposizione aperta a quello che verrà proposto. In queste ore sto presentando un’interrogazione che verrò presentare al sindaco, in consiglio con tutte le nostre perplessità come gruppo di Centrosinistra. Credo nei canali istituzionali e saranno quelle le risposte che conteranno, perché le istituzioni sono importanti per me.

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