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Lunghi applausi per DigitaLife alla prima a Milano. Il 28 gennaio al Teatro giotto

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Lunghi applausi per DigitaLife alla prima a Milano. Il 28 gennaio al Teatro giotto Lunghi applausi per DigitaLife alla prima a Milano. Il 28 gennaio al Teatro giotto © n.c.
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Un lungo applauso e tanti occhi lucidi alla fine della proiezione del film. DigitaLife ha fatto il suo esordio nelle sale scegliendo il cinema Anteo, un tempio sacro per la cultura a Milano. Il 28 gennaio, grazie all'interessamento del nostro giornale, in anteprima per la Toscana si svolgerà al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo una proiezione speciale del docufilm a ingresso gratuito. Se volete essere sicuri di trovare posto potete registrarvi al seguente indirizzo per ritirare il vostro biglietto gratuito cliccando qui.

L’opera del regista Francesco Raganato, prodotta da Varese web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione ente per lo spettacoloracconta come il digitale ha cambiato la vita delle persone. Un lavoro corale che si compone come un puzzle di oltre 50 storie, scelte tra le centinaia raccolte in quasi due anni di lavorazione. Da tutto questo progetto è uscita un’unica grande storia che ha letteralmente conquistato gli spettatori milanesi, che hanno riempito la sala President.

Presenti in sala anche alcuni protagonisti del film tra cui Roberto Andreoli, Paolo Picchio, Massimo Russo, Nicoletta Crisponi e Marco Crepaldi. Con loro anche altri che hanno lavorato alla realizzazione dell’opera: oltre al regista Francesco Raganato e al produttore esecutivo nonché direttore di VareseNews Marco Giovannelli, Vittorio Cosma che si è occupato della colonna sonora, Diego Zucchetto per il montaggio coadiuvato da Marco Corso, Antonio D’Ambrosio per il mixaggio e la post produzione audio, lo sceneggiatore Manuel Sgarella e Federica Bonada come assistente di segreteria.

Il film si apre con una sequenza rapida come una mini storia centrata sul pane. Questo prodotto, alla base di ogni nostra dieta alimentare, è simbolo di tante trasformazioni a partire dal campo di grano, alle farine fino a come arriva sulle nostre tavole dopo la lavorazione. Oggi tutto corre attraverso il digitale, ma alla fine al centro della vita c’è l’energia, ci sono le vite delle persone che lavorano e condividono i cambiamenti che viviamo. Sono le connessioni il filo conduttore, ma non si tratta di sola tecnologia, che pure è essenziale perché si possa vivere il cambiamento, DigitaLife racconta la storia di tante persone a cui Internet ha realmente cambiato la vita. E non sempre in positivo. Il film non ha paura di trattare temi scomodi e complessi come il cyberbullismo, la malattia, la morte, la sconfitta, perché comunque sono parte della vita. Attraverso tanti racconti, anche grazie ad alcune storie forti che sono il collante ricorrente nella pellicola, si compone un puzzle che dura un’ora e dieci minuti. Gli oltre cinquecento spettatori delle due serate, una prima privata a Varese e ora quella pubblica a Milano, sono usciti commossi e stupiti del lavoro fatto. Una bella riprova è stata vedere diversi di loro in entrambi le serate.

Ora il film inizia il suo tour: il 22 gennaio sarà a Roma alla Sala Trevi e il 23 torna a Varese al MIV. Da lì comincerà un percorso che prevede già 15 tappe in tutta Italia e altre se ne aggiungeranno nei prossimi giorni.

 

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