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Odontoiatria e Sport. Un convegno a San Piero

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Odontoiatria e Sport. Un convegno a San Piero Odontoiatria e Sport. Un convegno a San Piero © n.c.
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Sabato 11 luglio, a San Piero a Sieve, nei locali che ospitano i nuovi ambulatori della Misericordia, in Via dei Giardini, si terrà un interessante convegno su Odontoiatria e Sport, Valutazione e trattamento delle problematiche occlusali nell’atleta e nel paziente disfunzionali.

Dalla mattina alle 9.30, fino alla tarda serata, relatori di rilievo si alterneranno per affrontare i vari aspetti connessi con l’argomento oggetto di esame. La regia e la presidenza dell’evento sono affidate alla dr.ssa Clara Ines Arias Pineda, titolare dello studio odontoiatrico della Misericordia di San Piero a Sieve. Il coordinamento scientifico, e l’introduzione, al dr. Guido  De Vincentiis, socio S.I.O.S., la Società Italiana che si occupa di diffondere e valorizzare l’Odontostomatologia dello Sport, attraverso attività culturali e scientifiche. Il coordinamento tecnico è dell’odt Tommaso Rossi, dello studio Ortho-T. Partecipano esponenti della S.I.O.S., come la dr.ssa Flavia del Grosso e il dr. Alberto Faucci, dell’Associazione Italiana Studio Ricerca in Posturologia, come il dr Daniele Ugolini, il dr Daniele Tonlorenzi, docente di neurofisiologia e patologia delle posture statiche e dinamiche dell’Università di Pisa, e i dottori Maurizio Reali e Stefano Corti del gruppo Co.Ma.Re., professionisti uniti dallo studio del movimento mandibolare, e relative applicazioni.

Gran belle premesse dunque per questo convegno ma, trattandosi di materia specialistica, ne approfondiamo alcuni aspetti con la dr.ssa Arias Pineda.

Dottoressa, come potrebbe chiarire a quelli come me, non addetti ai lavori, cosa verrà trattato nel convegno di sabato?

Aderisco da molti anni ad un movimento scientifico che studia il nesso fra il corretto combaciamento dentario e il sistema posturale. Ciò significa che la miglior chiusura della mandibola, ed una regolarità dell’arcata dentaria, possono prevenire e migliorare eventuali disfunzioni e alterazioni scheletrico-muscolari, determinando quindi armonia dell’intero assetto corporeo-strutturale. L’applicazione di queste teorie allo sport è fondamentale e di grande attualità, in quanto si tratta di interventi tesi a prevenire possibili traumi, o curarne le conseguenze. Non solo, ma agendo sull’articolazione mandibolare, modificando in maniera non invasiva l’occlusione dentale, si hanno positivi miglioramenti a livello di prestazioni sportive, con conseguente minor consumo di ossigeno, e minor produzione di acido lattico nei muscoli.

E lei, dottoressa, applica questo metodo anche nel suo lavoro quotidiano?

Certo. Non si tratta infatti di pura teoria, ma di tecniche che curano. Al giorno d’oggi sono tante le persone che, anche a causa della postura alla quale sono costrette dal proprio lavoro, soffrono di tensioni muscolari, o disfunzioni di altro genere, a livello osseo o vascolare. Attraverso metodi non invasivi, si registrano buoni risultati e rilevanti miglioramenti posturali, con conseguente diminuzione del dolore. Per non parlare poi dei pazienti in età avanzata, quelli più fragili anche dal punto di vista medico e, con essi, l’utilizzo di protesi, piuttosto che di bite adeguati è sicuramente meno traumatico di un eccesso nell’uso  di antidolorifici, piuttosto che di altri farmaci con ben noti effetti collaterali.

Ma il tema del convegno si concentra appunto sull’odontoiatria applicata allo Sport. In Italia sono utilizzate queste pratiche?

Si, anche in Italia si sta cominciando ad accorgerci dei benefici connessi ad una valutazione e prevenzione odontoiatrica negli sportivi. Negli Stati Uniti d’America, in particolare nel football, la visita odontoiatrica è fondamentale da anni, ma anche da noi diverse società calcistiche di serie A stanno sottoponendovi i propri atleti, con risultati apprezzabili. Per questo abbiamo pensato a questo convegno proprio in Mugello, terra dove la natura  è meravigliosa, ma anche sede  di importanti strutture sportive quali l’autodromo internazionale, il golf, e dove lo sport è parte integrante della cultura.

Un ultima domanda dottoressa: a chi è diretto il convegno?

Principalmente alla comunità scientifica che ruota intorno al tema, e che si ritrova costantemente in momenti di formazione e approfondimento. Ma mi auguro anche di trovarvi e conoscere rappresentanti dell’associazionismo sportivo locale, singoli atleti - agonisti o amatori- e operatori di varie specializzazioni, interessati a questo confronto sul trattamento delle problematiche occlusali, sulla valutazione e la prevenzione negli sport acquatici, sulla prevenzione ai più comuni traumi oro-facciali, la coordinazione neuro-motoria nello sport, l’utilizzo dello stretching mandibolare, il recupero nelle prestazioni sportive e la riprogrammazione neuro-motoria del paziente disfunzionale e nello sportivo.

Tutto molto più chiaro adesso dottoressa. Qualcos’altro da aggiungere?

Si, visto che ne ho l’opportunità, vorrei ringraziare innanzitutto la Misericordia di San Piero a Sieve, nella persona del suo Governatore Alessandro Chiesi, con il quale collaboro dall’apertura dei nuovi ambulatori, e che si è sempre dimostrato aperto ad accogliere idee e proposte, come in questo caso. Il Governatore Chiesi aprirà il convegno con un  suo saluto, e di questo gli sono riconoscente. Mi auguro la più ampia partecipazione, e sono felice che tanti colleghi possano vivere due giorni in questo luogo bellissimo, che mi ha accolta oltre dieci anni fa, e che da allora non ho più lasciato.

E poi la sera, dopo l’impegno, il meritato riposo e lo svago. Tutti, ovviamente, all’Ingorgo Sonoro!

Elisabetta Boni

 

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