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Borgo. 'Manifesto' dei professori in difesa del classico

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Borgo. 'Manifesto' dei professori in difesa del classico Borgo. 'Manifesto' dei professori in difesa del classico © n.c.
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L’intervista del nostro direttore dott. Nicola Di Renzone, al Prof. Filippo Gelormino, dirigente scolastico (Preside) del Liceo “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo relativo al Liceo Classico, riapre purtroppo una querelle mai assopita, una piccola ferita rimasta aperta, ma che con la buona volontà di tutti - istituzioni enti preposti, dirigenti scolastici, docenti, famigliari e stessi allievi --, si potrà giungere ad una positiva soluzione, poiché come diceva nell’intervista il responsabile scolastico il Liceo classico a Borgo San Lorenzo vanta punte di eccellenza  ed è tutt’altro che una esperienza conclusa; e, se i ragazzi e le famiglie  daranno fiducia al corso di studi, il territorio potrà continuare a vantare un’offerta formativa ricca e differenziata. Certo che se molti sono stati indotti a credere che il Liceo Classico, dopo che l’anno scorso non era stata costituita la prima, per mancanza, come si suol dire, del  numero legale di iscritti, si è pensato, a torto, che il classico sia stata una esperienza superata. Ma non è così, assolutamente. Il Prof. Filippo Gelormino, nella sua intervista, ha messo sul tappeto quelle condizioni, che potrebbero aprire strade maestre verso una soluzione che andrebbe a vantaggio di tutto il nostro territorio mugellano e della Val di Sieve compreso anche il Santerno e l’Alto Mugello. Ci giunge sul nostro tavolo una bella e significativa dissertazione di un gruppo di docenti; leggiamola con particolare attenzione: “- Come ogni anno, all’avvicinarsi della scadenza delle iscrizioni scolastiche ai diversi indirizzi di studio, le scuole si attivano per far conoscere agli studenti e alle loro famiglie la specificità e la qualità della loro offerta formativa. Così, anche l’Istituto di Istruzione Superiore “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo sta presentando, mediante iniziative di vario tipo, i percorsi scolastici presenti al suo interno, da quelli più storici a quello di più giovane costituzione, il Liceo classico, unico nel territorio in cui opera la scuola. E proprio su questo specifico corso di studi, che ci vede quotidianamente impegnati come docenti, ci sentiamo in dovere di esprimere alcune considerazioni, a maggior ragione dopo l’indignazione e l’amarezza causati dalla mancata attivazione della prima classe verificatasi lo scorso anno scolastico, per motivi puramente economici e per una politica scolastica poco lungimirante da parte delle istituzioni preposte. Pur pienamente convinti della dignità culturale e formativa di ogni percorso scolastico attivato nella scuola italiana, siamo infatti pienamente consapevoli del significativo valore che un percorso di studi classici e umanistici può rivestire per il territorio del Mugello, in quanto promotore di cultura e di saperi altamente civili e formativi  sia per l’essere umano in quanto tale sia per la sua dimensione di cittadino del mondo. Rimane, del resto, caratteristica di questo indirizzo di approfondimento culturale la cura di una conoscenza attenta e articolata dello sviluppo storico della civiltà occidentale  e del suo pensiero filosofico, l’acquisizione di un’accurata capacità di analisi e interpretazione di situazioni complesse che implicano anche intersezioni fra i saperi, lo sviluppo di una capacità argomentativa puntuale e precisa. Il che si traduce, in definitiva, nell’acquisizione di un metodo di lavoro e di una “forma mentis” particolarmente inclini all’analisi approfondita  e alla rielaborazione critica e riflessiva, spendibili molto positivamente in tutti i campi del sapere e dell’attività professionale umana, compresi quelli più prettamente scientifici. Non è un caso, infatti, che gli studi classici abbiano sempre aperto a tutti i possibili indirizzi di studio successivi al livello di scuola secondaria e non è affatto raro trovare casi di significativi successi scolastici anche in ambito scientifico, universitario e non, in studenti che provengono proprio da una formazione di tipo classico. E in ogni società, anche se fortemente orientata, come quella contemporanea, ad un continuo processo conoscitivo di tipo scientifico e tecnologico, l’uomo rimane pur sempre, con la propria intelligenza e sensibilità, il motore primo e ultimo del suo progresso o regresso. E’ in forza di queste considerazioni che ci sentiamo di incoraggiare caldamente ad intraprendere questi studi tutti gli studenti del nostro territorio che siano attratti da essi e che ne percepiscano il valore, dimostrando così di continuare ad investire energie e fiducia in questo settore formativo e contribuendo a realizzare concretamente la possibilità di mantenerlo attivo nel Mugello. Alle famiglie degli studenti chiediamo di aiutarci a mantenere in vita l’unico indirizzo di studi classici presente a Borgo San Lorenzo, non rinunciando a continuare a chiedere servizi scolastici sempre più rispondenti alle esigenze dei cittadini e fruibili dai ragazzi in modo non troppo faticoso e dispendioso, data la lontananza del nostro contesto dalla città. A tutte le Istituzioni pubbliche del territorio chiediamo, infine, una fattiva collaborazione e un forte sostegno per una sinergia operativa col mondo scolastico che consenta di ottenere un continuo arricchimento e ampliamento di indirizzi di studio nelle scuole del Mugello, per non  dover assistere in modo ineluttabile ad un progressivo e altrimenti inevitabile depauperamento culturale e formativo. Borgo San Lorenzo, 21-01-2013 I Docenti dell’indirizzo Classico dell’Istituto di Istruzione Superiore Giotto Ulivi - “. Vogliamo chiosare questo intervento con una nostra semplice valutazione, da scribacchini di paese, nulla più. Questa questione del Liceo Classico a Borgo San Lorenzo è una questione davvero delicata, poiché mantenere - come ci diceva una gentile amica -, un alto livello culturale delle nuove generazioni vuol dire assicurare il Mugello che qualcuno si prenderà cura, un giorno, di opere d'arte, teatro, biblioteche, scavi archeologici, librerie, ricerche storiche, biografiche, iconografiche e quant’altro, quindi le radici culturali di una terra, di una qualsiasi terra. Un aneddoto di circa 25 anni orsono quando durante un incontro al Giotto Ulivi, lo scrivente inserì un “don” davanti al nome e cognome; fui ripreso, poichè, nessuno, dico nessuno era a conoscenza  che Giotto Ulivi, nato in fondo Malacoda a Borgo (non era cugino di Giotto, come credeva qualcuno!!), ma un sacerdote vissuto nell’800 (1820 – 1892), un povero prete di campagna (la sua chiesetta: San’Andrea a Gricignano, fra Borgo e Le  Salaiole Il Poggiolo), scienziato di apicultura, scrittore, eroe risorgimentale (fu arrestato nel 1849 e patì il carcere duro alle Murate con tanto di palla di ferro al piede) I ragazzi e le famiglie hanno tempo per iscriversi fino al 28 febbraio 2013. La scuola, la dirigenza, i docenti, accoglieranno i genitori ogni sabato mattina, per spiegare loro il funzionamento e tutte le caratteristiche di un “oggetto” (classico), di mera eccellenza. Se poi non sfortunatamente non viene raggiunto il traguardo, qualcuno poi non si stracci le vesti! Foto 1 :  Foto di repertorio; una scolaresca del “Giotto Ulivi”. Foto 2 (qui sopra): Il giornalista e storico locale Paolo Marini  durante  una conferenza sugli artisti mugellani  del ‘400 e del ‘500,  ad una scolaresca del “Giotto Ulivi” (Foto A.Giovannini    

 

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Commenti 1
  • luigi

    leggendo l'ignoranza su don Giotto Ulivi, ci vuole il classico, non ci sono problemi!

    rispondi a luigi
    ven 25 gennaio 2013 09:51