OK!Mugello

Scuola Vaglia. Borchi: 'Impossibile rifarla al Barellai'. Pd: "Sbaglia bozza del Pnrr, minori fondi"

Abbonati subito
  • 576
Un momento del confronto Un momento del confronto © N.c.
Font +:
Stampa Commenta

Dopo l'incontro - assemblea di giovedì sera al Centro Civico di Vaglia continua il dibattito sul futuro della scuola. Amministrazione da una parte e Partito Democratico dall'altra sono rimasti infatti sulle proprie posizioni. La prima continuando a sostenere la bontà della scelta di costruire un nuovo plesso a Vaglia, lasciando libero il Barellai che potrebbe così essere venduto recuperando risorse. Il secondo affermando invece che tale scelta non sarebbe economicamente sostenibile.

Secondo il sindaco, infatti, una demolizione e ricostruzione in loco del Barellai comporterebbe un costo aggiuntivo di circa 1,5 milioni per una scuola provvisoria per tre anni, cui si dovrebbe aggiungere il mancato introito della vendita del Barellai. Insomma, non sarebbe sostenibile ricostruire in loco un nuovo 'Barellai', se non a prezzi troppo alti.

Da parte del Partito Democratico si fa notare invece che il progetto di realizzae una nuova scuola accedendo ai fondi del Pnrr sarebbe basato su una versione errata e precedente del piano (una bozza nella quale erano previsti fondi più cospicui, poi ridimensionati).

Per cercare di fare ordine in questa materia complessa e fornire ai nostri lettori alcuni spunti di riflessione, mettiamo a confronto i contributi pubblicati dalle due parti dopo l'incontro.

Leonardo Borchi (sindaco) pubblica il documento che vedete in immagine con una interessante serie di Faq sul tema (clicca qui)

Il Partito Democratico invece questa riflessione sui fondi del Pnrr E precedentemente aveva diffuso la sua proposta (clicca qui):

Durante il dibattito pubblico di ieri sera sul futuro della scuola a Vaglia, dove sono state presentate le diverse visioni sul tema da parte dell' Amministrazione Comune di Vaglia e di PD Vaglia, abbiamo finalmente scoperto su cosa si basa la strategia per realizzare il nuovo plesso scolastico nel capoluogo, sul quale la'Amministrazione intende investire significative risorse per l'acquisizione del terreno e la progettazione senza i fondi necessari alla realizzazione dell'opera.
Interpellato su come pensa di reperire i fondi necessari alla realizzazione dell'opera, Leonardo Borchi Sindaco II ha espresso grande ottimismo e citato con grande precisione la pagina 91 del PNRR (Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che stabilisce come sono ripartiti i 191,5 miliardi di Euro di fondi destinati all’Italia dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica). Secondo il Sindaco, a quella pagina il PNRR prevedrebbe nientemeno che la ricostruzione del 20% del patrimonio di edilizia scolastica in Italia (circa 10000 scuole!).
Un progetto molto (troppo) ambizioso, che infatti proviene dal documento sbagliato: si tratta della prima bozza di PNNR proposto dal Governo Conte, integralmente sostituito dalla versione elaborata dal Governo Draghi e approvata dalla Commissione Europea.
Infatti, nel PNRR definitivo a pagina 91 c’è tutt’altro: si parla di fondi destinati alla digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, ma niente sull'edilizia scolastica.
Il Piano parla, in effetti, di finanziamenti destinati alla sostituzione di edifici scolastici (a pag. 140, però) che, purtroppo, sono molto più ridotti: 800 milioni per intervenire su circa 195 edifici scolastici, che pare siano stati già individuati. In ogni caso, i tempi per accedere a questi finanziamenti sono molto stretti, visto che l’aggiudicazione degli appalti per la sostituzione degli edifici scolastici è fissata a settembre 2023, irraggiungibile anche dal già molto ottimistico cronoprogramma dell'Amministrazione.
Fondi più significativi sono invece disponibili per la riqualificazione, messa in sicurezza e la ristrutturazione di scuole esistenti, con miglioramento delle classi energetiche e aumento della sicurezza strutturale degli edifici per 3,9 miliardi: la scelta di abbandonare la scuola esistente per una nuova costruzione ci nega però anche questa opportunità. 
L'ottimismo del Sindaco per l'ottenimento di questi finanziamenti, sul quale sta scommettendo i risparmi Comunali di tutti noi cittadini con un all-in degno di un giocatore di poker,  nasce dunque dall'aver scambiato una bozza iniziale con la versione definitiva approvata del PNRR. 
Stiamo affidando il futuro del nostro Comune a una scommessa fatta su un documento sbagliato. 
Siamo in una botte di ferro.

Lascia un commento
stai rispondendo a