OK!Mugello

Toscani due dei tre militari morti e un superstite: ecco cosa è successo prima e durante la tragedia di Ventimiglia

Lutto a Signa, fuori pericolo il militare di Scandicci. Dovevano ripristinare un cippo di confine ma qualcosa è andato storto: l'auto è precipitata per 20 metri

Abbonati subito
  • 352
Il defender nella scarpata Il defender nella scarpata © foto Riviera 24
Font +:
Stampa Commenta

Stavano compiendo una “missione di campagna”, che si svolge solitamente in estate, e che aveva l’obiettivo di rilevare i confini tra Italia e Francia.
Missione che avrebbe dovuto concludersi l'altro ieri ma che, a causa del maltempo, si è protratta fino al tragico epilogo di ieri.
A Villatella, frazione di Ventimiglia, hanno perso la vita Leonardo Sensitivi, 54 anni, assistente tecnico della grafica, di Carmignano (Prato), Tiberio Ghelardini, 58 anni, assistente amministrativo, abitante a Signa (Firenze) e un appuntato di 37 anni, Michele Pellegrino, appartenente al Sagf (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) di Cuneo. 

La ricostruzione del drammatico incidente la fa il giornale on line Riviera24.  
Insieme a un quarto uomo, Simone Bartolini, 61 anni di Scandicci (Firenze), rimasto ferito, le tre vittime si trovavano a bordo di un fuoristrada Defender dell’Esercito Italiano, alla cui guida si trovava Ghelardini.
Ad un certo punto, mentre percorreva la strada che porta al Grammondo, il mezzo è finito in un dirupo, precipitando per circa venti-trenta metri.
Sensitivi e Ghelardini, dipendenti civili del ministero della Difesa, in servizio permanente per l’Istituto Geografico Militare, sono morti sul colpo, mentre il giovane finanziere è spirato poco dopo l’arrivo all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove era stato trasportato a bordo dell’elisoccorso in condizioni disperate.

Fuori pericolo Simone Bartolini, responsabile dell’ufficio che si occupa delle missioni di confine, funzionario cartografico e capo missione.
Stando a quanto verificato attraverso fonti dell’Istituto Geografico Militare, in mattinata i quattro uomini avrebbero dovuto soltanto ripristinare un cippo di confine e poi avrebbero terminato il lavoro.
Per motivi in fase di accertamento, però, il Defender su cui viaggiavano è finito nel dirupo.

Ancora non è chiaro se per una distrazione o un malore del conducente. 
A raccontare quanto accaduto è stato lo stesso Bartolini che, chiamando il proprio ufficio, ha riferito come la vettura sia ruzzolata per tre volte.  
Poi forse è finita contro un masso o contro un albero, ma al momento questo non è ancora chiaro: il sopravvissuto, infatti, per miracolo, è riuscito a salvarsi in quanto è stato sbalzato, o forse si è lanciato, fuori dal mezzo.
Da dove si trovava, Bartolini sentiva il finanziere urlare. Quando ha chiesto al militare come stessero gli altri due occupanti, il finanziere avrebbe risposto che non li sentiva più respirare.

Lascia un commento
stai rispondendo a