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Ieri sera il Consiglio comunale di Figline Incisa era atteso con particolare interesse dai cittadini, in attesa di conoscere le decisioni sull’aumento della TARI e sulle relative agevolazioni. Ma, dopo aver discusso del tema nella Commissione Bilancio della mattina, la Giunta ha deciso in aula di ritirare gli atti, alimentando perplessità e proteste.
Enrico Venturi, capogruppo di Fratelli d’Italia, insieme alle altre forze di opposizione, ha chiesto che almeno fossero discusse le mozioni già depositate, per fare chiarezza su una questione che tocca da vicino le tasche dei cittadini. Ma la maggioranza del Partito Democratico ha votato contro, impedendo di fatto il confronto pubblico.
Di fronte alle proteste, il sindaco è intervenuto affermando che il ritiro degli atti era dovuto alla necessità di ulteriori valutazioni, soprattutto in vista del possibile passaggio dalla TARI tradizionale alla TARIc, la tariffa puntuale. Tuttavia, la verità politica, secondo Venturi, è emersa subito dopo: con una delibera successiva, la Giunta ha approvato uno stanziamento di 40.000 euro per l’affitto di un capannone destinato a ospitare i nuovi bidoncini del porta a porta, funzionali proprio alla nuova modalità di tariffazione.
“È una grave presa in giro – denuncia Venturi – mentre i cittadini subiscono rincari causati sia dall’inerzia della Regione Toscana, incapace di realizzare impianti di smaltimento, sia dall’adozione del sistema di raccolta porta a porta, il più costoso che esista”.
Secondo Venturi, il Sindaco e il PD hanno già deciso di proseguire, seppure in una nuova versione, con il sistema porta a porta, senza valutare seriamente alternative più economiche ed efficienti. “Nessun rispetto e nessuna trasparenza verso cittadini, commercianti e imprese: questo è il triste spettacolo offerto dalla maggioranza sulla questione TARI”, conclude Venturi.


