Madonna che Silenzio c'è stasera © nc
Firenze ha scelto di celebrare il 70° anniversario della nascita di Francesco Nuti con una targa commemorativa, un gesto simbolico che ha suscitato commozione ma anche qualche polemica. A rispondere con parole toccanti è stata la figlia dell’attore, Ginevra Nuti, che ha voluto riportare l’attenzione sul valore umano e affettivo dell’iniziativa, al di là delle dispute burocratiche.
"Francesco non è mai stato definibile da un indirizzo", ha dichiarato Ginevra. "Era un artista che abitava l’anima delle persone, che entrava nelle case attraverso lo schermo, le sale, la musica". Ringraziando pubblicamente le istituzioni, dalla sindaca Sara Funaro all’assessore Mirco Rufilli, la figlia dell’indimenticato attore ha sottolineato come il ricordo del padre sia scolpito nel cuore dei suoi spettatori, più che su una targa o in un civico.
Ginevra ha anche chiarito l’origine della controversia legata all’indirizzo riportato: Nuti nacque in casa, in via Rinuccini, ma fu registrato in via Sant’Antonino 23, residenza familiare indicata dal nonno all’anagrafe, come spesso accadeva all’epoca. Un dettaglio formale che, secondo la figlia, non dovrebbe oscurare il significato profondo dell’omaggio.
"Oggi è una giornata bellissima", ha concluso Ginevra, nel giorno in cui suo padre avrebbe compiuto settant’anni. "Quella di oggi è una targa, sì. Ma è anche un segno, un riconoscimento, un atto d’amore collettivo". Un messaggio che riporta l’attenzione sul valore della memoria condivisa e sull’eredità artistica ed emotiva lasciata da Francesco Nuti.


