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Tagliaferri (PD): "Svolta nella gestione idrica, verso un modello completamente pubblico!"

La scelta arriva dopo anni di discussioni e confronti istituzionali, durante i quali alcuni amministratori locali hanno...

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Francesco Tagliaferri Francesco Tagliaferri © NN
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La recente decisione assunta dall’assemblea dei sindaci dell’ATO 3 Medio Valdarno segna un passaggio considerato storico nel percorso verso una gestione completamente pubblica del servizio idrico. Con la sospensione del bando volto all’individuazione di un nuovo socio privato per Publiacqua, si apre infatti la prospettiva di un modello operativo privo di partecipazioni private e orientato a un utilizzo integrale delle risorse per il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi ai cittadini.

La scelta arriva dopo anni di discussioni e confronti istituzionali, durante i quali alcuni amministratori locali hanno sostenuto con coerenza la necessità di riportare l’acqua sotto pieno controllo pubblico. Tra questi il sindaco di Vicchio, Tagliaferri, che anche nelle fasi iniziali — quando tale posizione rappresentava una minoranza tra i primi dodici sindaci coinvolti — ha mantenuto una linea netta in favore dell’interesse collettivo. Il nuovo scenario, giudicato fino a poco tempo fa irrealizzabile, comporta due conseguenze rilevanti: la rinuncia alla quotazione in borsa e la rinuncia a una nuova gara comprendente partner privati.

Secondo i promotori del cambiamento, l’acqua deve essere considerata un bene pubblico essenziale, sottratto a logiche speculative. In quest’ottica, i ricavi generati dal servizio dovranno essere interamente reinvestiti per innalzare la qualità delle rete idrica, razionalizzare i costi e garantire un maggiore equilibrio territoriale. Una posizione maturata anche alla luce delle criticità riconosciute nella gestione precedente, in cui parte delle risorse provenienti dalle tariffe — fra le più elevate del Paese — veniva destinata ai profitti dei soci maggiori o del partner privato.

Nonostante il passo significativo compiuto, il percorso istituzionale non è concluso. Le delibere comunali risultano ancora ancorate al progetto originario della multiutility e l’Autorità Idrica è stata incaricata di approfondire l’ipotesi di un affidamento in house, che rappresenterebbe il completamento del processo di ripubblicizzazione. Le amministrazioni locali interessate intendono proseguire con determinazione, sostenendo un modello di servizio orientato esclusivamente al vantaggio delle comunità.

Il Partito Democratico di Vicchio ribadisce il proprio impegno in questa direzione, richiamando anche l’esito del referendum del 2011, che aveva già indicato una chiara volontà popolare verso la gestione pubblica dell’acqua. La convinzione espressa è che la decisione odierna costituisca una vittoria per i territori coinvolti e un punto di partenza per un servizio più trasparente, efficiente e conforme ai principi di interesse collettivo.

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