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Strada di Corella al collasso: i mezzi del cantiere eolico devastano la viabilità. Residenti esasperati scrivono al sindaco

Il consigliere Saverio Zeni annuncia una nuova interrogazione: "La sudditanza del Comune verso l’azienda deve finire"

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Porzione di strada distrutta Porzione di strada distrutta © OKM
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La strada di Corella torna al centro delle polemiche, ma questa volta il malcontento si trasforma in protesta concreta. Alcuni cittadini delle frazioni di Paterno e Corella hanno infatti inviato nei giorni scorsi una durissima email al sindaco Massimiliano Amato, denunciando lo stato disastroso della viabilità locale e sollecitando un intervento urgente e risolutivo.

Il motivo della protesta è chiaro: il continuo passaggio dei mezzi pesanti del cantiere per la realizzazione dell’impianto eolico sta letteralmente distruggendo il fondo stradale, senza che vengano effettuati ripristini adeguati. Una situazione che si protrae da mesi e che, aggravata dalle abbondanti piogge, ha causato anche la rottura di condutture dell'acquedotto e la liquefazione del terreno, rendendo in certi casi impossibile il raggiungimento delle abitazioni. Non solo disagi quotidiani, ma anche pericoli concreti per la sicurezza pubblica: in caso di emergenza, sottolineano i residenti, un’ambulanza non riuscirebbe a transitare.

Nella segnalazione inviata al primo cittadino, i residenti evidenziano inoltre l’importanza strategica di quella strada, utilizzata da infrastrutture come Snam e Publiacqua per accedere ai propri impianti, e suggeriscono il recupero della storica via per Paterno, che con pochi interventi di manutenzione potrebbe rappresentare un’alternativa sicura.

Non è la prima volta che la questione arriva sui tavoli istituzionali: già mesi fa il consigliere comunale di opposizione Saverio Zeni, del gruppo Insieme per Dicomano, aveva presentato un’interrogazione chiedendo interventi urgenti. “Purtroppo – dichiara Zeni – nulla è stato fatto e la situazione è solo peggiorata. Tornerò a interrogare il sindaco perché è inaccettabile che il Comune continui a subire passivamente le conseguenze dell’attività di un’azienda privata, senza tutelare i propri cittadini. La sudditanza verso chi costruisce l’impianto eolico deve finire”.

La questione della viabilità a Corella, già documentata da OK!Mugello in più occasioni (Primo articolo), (Secondo articolo), (Terzo articolo), (Quarto articolo), appare dunque come l’emblema di un equilibrio rotto: quello tra interessi industriali e diritti dei cittadini. E mentre il Comune continua a tacere, i cittadini alzano la voce.

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Commenti 2
  • Luisa Cottigogli

    Il comune che aveva dato parere favorevole alla costruzione di questo impianto industriale inizia rendersi conto del disastro al quale sta andando incontro. E sono solo le prime avvisaglie! Spero vivamente che il ricorso al TAR del sindaco di San Godenzo venga accettato! Forse si è ancora in tempo a fermare il disastro che sarà molto ma molto peggiore se questo progetto continuerà ad essere realizzato…

    rispondi a Luisa Cottigogli
    mar 20 maggio 11:33
  • Cristina Tani

    È una vergogna che il Comune interessato non faccia niente per impedire questo scempio e non denunci questo atto vandalico!

    rispondi a Cristina Tani
    mar 20 maggio 11:08