C'è un rischio in queste regioni - www.okmugello.it © N.c.
Anche se in molti pensano che non ci sia più, le differenze e il divario fra le singole regioni d’Italia e, soprattutto, fra il Nord ed il Sud, c’è e come.
Spesso vengono fatte classifiche di diverso genere, anche come punto di analisi per capire dove siano le diversità e come poterle appianare. Ma ce ne è una che è più presente rispetto a tutte quante le altre ed è quella di carattere economico.
La domanda, e che va al di là della semplice curiosità, è: quali sono le regioni d’Italia più pericolose? Per alcuni potrebbe essere una domanda da non fare, ma ci sono delle vere e proprie sorprese. Vediamole insieme.
L’Italia è in pericolo
La ricchezza e la diversità (anche di vedute) divide il Nord dal Sud dell’Italia, come anche la capacità produttiva, i posti di lavoro, la qualità della sanità ecc. Diverse e tante sono le differenze fra le aree del nostro paese e il divario fra le diverse regioni, seppur si prova sempre ad appianarlo, è ancora molto significativo. Come vengono stilate le classifiche che ci portano a notare queste differenze? Di solito, attraverso il PIL.
La forza produttiva di un territorio si misura anche in base al PIL Pro Capite e, di conseguenza, anche in base al reddito pro capite. Quest’ultimo, infatti, ci permette di valutare il tenore di vita medio quanto anche il potere d’acquisto dei cittadini nelle diverse zone del paese e notare, quindi, le differenze che ci sono fra le singole zone d’Italia.
La domanda che tutti ci siamo sempre posto è: ma qual è la regione più pericolosa d’Italia? Pericolosa perché soggetta a frane o alluvioni rispetto ad altre, più fragile, quindi, dal punto di vista territoriale. In Italia sono 5,7 milioni i cittadini che vivono in zone a rischio di frane e alluvioni, di cui 1,28 milioni risiedono in aree classificate a maggiore pericolosità.
Ecco le regioni più esposte
Insieme a questo dato, ve ne è anche un altro, ovvero quello che il 94,5% dei comuni italiani è soggetto a pericolo di fenomeni naturali potenzialmente letali.

La regione più esposta è la Valle d’Aosta, dove gran parte del territorio è classificato come ad altissimo rischio, ma ci sono anche altre zone come il circondario di Napoli, il confine tra Campania e Puglia, alcune zone della Maremma toscana, i dintorni di Bergamo, in Lombardia e l’area sud-occidentale della Sardegna.
Più presente, invece, il rischio alluvioni per l’Emilia-Romagna, che si conferma la regione più vulnerabile, soprattutto nella parte della Pianura Padana al confine con Veneto e Lombardia.


